Solidarietà. Ecco chi cambia il mondo. Focsiv premia due volontari internazionali

da Avvenire

Un momento della premiazione

Un momento della premiazione

Il mondo dietro l’angolo. Il mondo più abbandonato, deriso. Sfruttato. Ma anche chi a quel mondo dedica la vita, mettendola a disposizione degli ultimi e per i diritti umani. Come i due giovani ai quali la Focsiv ha voluto assegnare il suo Premio “Volontariato internazionale” in questa sua ventiseiesima edizione celebrata ieri. 

Uno è Giampaolo Longhi, 32 anni, foggiano, da due anni in Etiopia con Cvm (“Comunità volontari per il mondo”), dove sostiene le donne e specialmente le lavoratrici domestiche. 

L’altro è German Graciano Posso, 37 anni, rappresentante della “Comunità di pace” di San José de Apartadò in Colombia (candidato da “Operazione colomba” dell’Associazione Papa Giovanni XXIII), che rischia la vita, ha subìto diversi attentati, eppure ha rifiutato la scorta armata, perché impegnato nel processo di resistenza non violenta al conflitto civile colombiano e contro un sistema economico internazionale che vuole spogliare i contadini delle loro terre a favore delle multinazionali.

Non solo loro. Anche due menzioni speciali. Una per Pietro Bartolo, già medico a Lampedusa e oggi europarlamentare, oltre che icona «dell’accoglienza, dell’integrazione e della inclusione dei migranti», si legge nella motivazione. L’altra a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire(che ha anche moderato la cerimonia di consegna dei premi), «uomo del dialogo e della ricerca della verità, che ha portato il quotidiano della Cei a essere il quarto quotidiano più letto d’Italia». E infine anche le premiazioni del concorso Ibo Italia Instagram Contest 2019, «che riconosce e promuove l’impegno di tanti giovani, il coraggio delle loro scelte, nelle loro foto».

Il Premio internazionale del volontariato Focsiv è «un incoraggiamento a chi si impegna per gli altri, anche in altri Paesi e continenti» e per «evidenziare che la generosità nel nostro mondo non è scomparsa», ha spiegato l’arcivescovo Luigi Bressan, rappresentate Cei presso la Focsiv: «Nel mondo siamo un’unica famiglia e saperci aiutare fa crescere le persone».

Bartolo ha un record «assai triste – che ha ricordato lui stesso –, sono il medico che ha effettuato più ispezioni cadaveriche al mondo. Io li ho aperti quei sacchi neri, con la lampo, con dentro bambini, donne, uomini, morti solo per la disgrazia d’essere nati nel posto sbagliato». In ventisei anni, dal 1993, «ho visitato 350mila persone, visitate e soprattutto ascoltate». Lui che è «lampedusano, pescatore» e «anche naufrago», che sa «cosa vuol dire essere in mare aspettando che qualcuno venga a salvarti». E ancora,«adesso alziamo muri e diciamo “l’Europa agli europei”, ma “a casa loro” abbiamo fatto tutto quello che abbiamo voluto».

Hanno voluto essere tanti accanto alla Focsiv per questo Premio. Da Claudia Fiaschi e Saveria Dandini De Sylva, rispettivamente Portavoce del Forum del Terzo settore e presidente dell’Istituto Vaccari (la scuola che ha ospitato la cerimonia), a Giovanni Ramonda ed Enrico Giovannini, responsabile generale della Papa Giovanni XXIII e Portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, da Grammenos Mastrojeni, segretario generale settore “Energy and climate action” dell’Unione per il Mediterraneo, a Chiara Soletti, coordinatrice di “Italian climate network”, insieme ai direttori di Famiglia Cristiana e dell’agenzia Dire, rispettivamente don Antonio Rizzolo e Nicola Perrone, a Roberto Natale, alla guida della “Responsabilità sociale Rai” e al fotografo Stefano Del Pozzolo. Naturalmente con i padroni di casa Gianfranco Cattai e Gianni Del Bufalo, presidente e direttore Focsiv, e Francesca Novella, Ufficio Policy Focsiv.

Una lunga mattinata segnata da riflessioni e proposte, testimonianze e speranze lungo direttrici condivise. Come il futuro che potrà esserci solamente se sarà sostenibile. Come i cambiamenti climatici e le conseguenze sui popoli e sulle persone. Soprattutto come il grande tema dell’interconnessione, cioè il necessario sforzo di lettura trasversale delle problematiche mondiali e, quindi, delle risposte.