Servizio civile nazionale. Reperiti altri 45 milioni, ma i fondi restano insufficienti

Il Servizio civile in Italia naviga sempre un po’ a vista, almeno per quello che riguarda i finanziamenti. Oggi è arrivata la notizia che in aggiunta ai 179 milioni (insufficienti) previsti nella proposta di legge di stabilità 2018 attualmente all’esame del Parlamento, ci sono altri 45 milioni provenienti da altra legge. Lo fa saper un comunicato della Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc) ridimensionando, quindi. l’allarme lanciato qualche giorno fa sulla realizzazione del servizio civile universale per l’anno prossimo.

Dalle parti del Cnesc, come riporta l’Agenzia d’informazione Sir, c’è soddisfazione. Di qui il ringraziamento al sottosegretario Luigi Bobba “per l’impegno profuso” anche ad “attivare rapporti con altre amministrazioni che hanno portato fondi aggiuntivi per bandi tematici”. Questi ultimi, spiega un comunicato, “sono per definizione limitati a specifiche fasce giovanili, a specifici settori o a singoli territori. L’architrave del servizio civile universale è sempre stato il bando ordinario annuale, quello a cui possono partecipare tutti gli enti accreditati e che offre ai giovani, su tutto il territorio nazionale e all’estero, l’intera gamma di esperienze previste dalla normativa. Per questi motivi l’allarme può dirsi ridimensionato, ma non certamente rientrato”.

Infatti, “il bando ordinario 2017, per 47.529 giovani con 788 posti all’estero, è stato reso possibile dalla disponibilità di quasi 270 milioni di euro. Mancano quindi almeno 46 milioni per confermare nel 2018 questo buon risultato del 2017”. Di qui l’auspicio che “le Camere accrescano la dotazione del Fondo per il servizio civile”.

Il Servizio civile rappresenta un momento importante per la formazione umana, spirituale e culturale di tanti giovani. Giova allo Stato perché contribuisce a formare cittadini migliori, ma è anche un modo per fare crescere la solidarietà concreta nel Paese.

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