Scuola. La Cei: «Il concorso del ministero valorizzi gli insegnanti di religione»

La Conferenza episcopale italiana esprime «soddisfazione» per l’autorizzazione a bandire la prova entro il 2020 e «rinnova la disponibilità a collaborare» con il Miur e i sindacati

La Cei: «Il concorso del ministero valorizzi gli insegnanti di religione»

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«Valorizzare gli insegnanti che, con passione e generosità, si impegnano a superare i problemi quotidiani, ma anche difficoltà dovute ai pregiudizi e a una normativa spesso poco conosciuta». A questo obiettivo deve tendere, secondo la Presidenza della Conferenza episcopale italiana, il prossimo concorso per insegnanti di Religione cattolica (per circa 5mila posti), che sarà bandito dal Ministero dell’Istruzione entro il 2020, come previsto dalla legge 159 del 2019. In una nota, la Cei esprime «soddisfazione per l’autorizzazione a bandire» il concorso, «traguardo desiderato da più di 15 anni», visto che l’ultimo risale al 2004, rinnovando «la disponibilità a collaborare all’elaborazione del Bando di concorso, in dialogo con il Ministero dell’Istruzione e con i sindacati, a sostegno degli insegnanti di religione cattolica italiani e per il bene della comunità scolastica». La legge prevede che una quota non superiore al 50% dei posti sia riservata ai docenti con almeno tre annualità di servizio, oltre allo scorrimento delle graduatorie per chi ha superato il concorso del 2004, ma non è ancora entrato in ruolo.


«Percorso fruttuoso»

«L’auspicio – si legge nel comunicato della Presidenza della Cei – è che quello che si apre possa essere un percorso fruttuoso che, accanto all’ascolto delle diverse esigenze e al rispetto per le varie posizioni, trovi il modo di valorizzare la preparazione e le competenze degli insegnanti di religione, molti dei quali in servizio da tanti anni». E, non pochi, in condizione di precariato. Dei circa 24mila insegnanti di Religione cattolica attualmente in servizio, soltanto 11mila sono di ruolo. «Nel rispetto delle competenze pattizie e delle norme stabilite – prosegue la nota – i Vescovi ribadiscono il loro impegno e la cura per gli insegnanti di religione cattolica e per la loro serenità professionale e familiare».

Se ne avvale l’86% degli studenti

Nel comunicato, la Cei ricorda anche come l’insegnamento della Religione cattolica sia «una disciplina scolastica molto apprezzata: pur essendo facoltativa, se ne avvalgono più dell’86% degli studenti italiani per il suo carattere culturale ed educativo, capace di accompagnare il cammino di crescita delle ragazze e dei ragazzi di oggi».

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