Saranno oltre cinquecento i capi religiosi alla Giornata mondiale per la pace ad Assisi “Sete di pace

Sole 24 Ore

(Carlo Marroni)  Religioni e culture in dialogo”, un evento planetario di tre giorni che vedrà il suo culmine martedì con la presenza di Papa Francesco. Sono passati 30 anni dalla storica prima preghiera per la pace del 1986 con Giovanni Paolo II, e da allora si è svolta ogni anno su iniziativa della Comunità di Sant’ Egidio, che ha tenuto acceso lo “spirito di Assisi”.
Leader religiosi e non solo: ci sarà un gruppo di rifugiati che parteciperà agli incontri. Tra l’ altro l’ edizione 2016 vedrà domani la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al pranzo con il Papa nel refettorio del Sacro convento, ha reso noto il presidente della Comunità di Sant’ Egidio, Marco Impagliazzo, oltre agli altri leader religiosi sarà presente un gruppo di 25 rifugiati: dieci sono ospiti della stessa comunità a Roma, dove sono giunti grazie ai corridoi umanitari realizzati da Sant’ Egidio insieme alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), 10 sono ospiti del Cara di Roma e cinque, infine, sono ospiti della Caritas di Assisi. «Ci prepariamo a vivere queste quattro giornate – ha detto il direttore della Sala Stampa del sacro Convento, padre Enzo Fortunato – in piena sinergia con le componenti in campo: la comunità di sant’ Egidio, la Diocesi di Assisi, le forze dell’ ordine, i tantissimi volontari e tutti gli uomini di buona volontà. Saranno giorni intensi e ricchi di significato». Un evento complesso, quello nella città di San Francesco, che si snoderà tra molti incontri, tra cui spiccano quelli con il fondatore della comunità di Sant’ Egidio Andrea Riccardi e il patriarca ortodosso ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Prenderanno poi la parola il celebre sociologo Zygmunt Bauman, il presidente della Repubblica centrafricana, Faustin-Archange Touadéra, il presidente dell’ assemblea nazionale della Repubblica del Sudafrica, Baleka Mbete, a cui seguiranno le testimonianze dell’ arcivescovo di Rouen, in Francia, dove due terroristi hanno assassinato il 26 luglio il prete Jacques Hamel, monsignor Dominique Lebrun, del vescovo Domenico Pompili di Rieti, che ricorderà il sisma che ha recentemente colpito il centro Italia, e di César Alierta di ProFuturo Spagna, promotore di un progetto di educazione informatica per i giovani in Africa. Durante le giornate di Assisi, peraltro, le diverse comunità di fede avranno momenti di preghiera ognuno in un luogo distinto: «Non si tratta di fare una insalata di esperienze religiose», ha precisato monsignor Sorrentino vescovo di Assisi, escludendo la possibilità di un «sincretismo fondato sul relativismo». Presenti molti cardinali- tra cui gli italiani Vegliò, Bassetti e Montenegro – mentre per l’ ebraismo ci saranno i rabbini Yisrael Meir Lau, Abraham Skorka e Riccardo Di Segni. Il governo italiano sarà presente con i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, e dell’ Ambiente, Gianluca Galletti, e il viceministro agli Esteri Mario Giro. L’ incontro si concluderà martedì 20 settembre alle 16 con una cerimonia alla presenza del Papa, che giungerà ad Assisi già in mattinata, e sarà preceduta da una preghiera e una processione per la pace, e sarà scandita, nella piazza inferiore di San Francesco, dai saluti di vari leader religiosi, il discorso del Pontefice, un momento di silenzio in memoria delle vittime delle guerre e del terrorismo, la firma di un appello per la pace, l’ accensione di alcuni candelabri e lo scambio finale di un segno della pace.