SACRA FAMIGLIA – 29 dicembre 2019 – Commento al Vangelo

di p. Alberto MAGGI

Mt 2,13-15; 19-23
Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». […] Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

I Magi erano appena partiti ed ecco un angelo del Signore”Quest’espressione nei Vangeli non indica mai un angelo, ma il Signore stesso quando entra in contatto con gli uomini e questo angelo del Signore, cioè Dio, appare sempre nei momenti riguardanti la vita di Gesù, per annunziarla, per difenderla dalle trame omicide di Erode e per annunziarne la resurrezione.“Essi erano appena partiti ed ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «alzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto»”.E’ tremenda la denuncia che fa l’Evangelista. Voi conoscete la storia del popolo di Israele: gli ebrei erano schiavi in Egitto e da lì sono fuggiti verso la terra promessa. Ora la terra promessa è diventata una terra di schiavitù, una terra di morte dalla quale bisogna fuggire per andare in Egitto.“ .. e resta là fino a che io non te lo dica, perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire”.L’Evangelista qui anticipa quello che faranno i sommi sacerdoti: ciò che non riuscirà ad Erode padre, riuscirà ad Erode figlio. Il tentativo di ammazzare Gesù che Erode ha cercato di fare, verrà poi realizzato dai sommi sacerdoti e dagli scribi.“Egli dunque si alzò, prese…” – fin’ora si è parlato di sogno, ma mai era stato detto che era notte ed ora c’è un altro elemento prezioso – “.. prese di notte..”.Perché questa indicazione? Quand’è che è avvenuto l’esodo, la liberazione dalla schiavitù egiziana? Di notte, il popolo è uscito dall’Egitto. Qui l’Evangelista anticipa la Pasqua, la liberazione del popolo.“.. prese di notte il bambino e sua madre e si ritirò in Egitto.” Quella che prima era una terra di schiavitù ora è diventata una terra di accoglienza.“.. e lì rimase fino alla morte di Erode affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: «dall’Egitto ho chiamato mio figlio»”: è una citazione del profeta Osea, 11,1.“Allora Erode, vedendosi beffato dai maghi” – ripeto, non sono elementi storici, ma elementi teologici perché Erode era troppo intelligente per cadere in un errore del genere – “.. si adirò moltissimo e mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme”.Erode è stato un grande assassino, aveva ammazzato i propri figli e quindi era una persona senza scrupoli, ma storicamente, l’unico crimine che non gli si può imputare è proprio questa della strage dei bambini di Betlemme.C’erano degli scrittori contemporanei di Erode che hanno elencato tutte le sue malefatte, ma di questa strage dei bambini a Betlemme nessuno ne parla.Perché questo? Perché qui l’Evangelista sta mettendo in parallelo quello che è successo nella storia di Israele.Che cosa ha fatto il faraone? Il faraone decide di ammazzare tutti i bambini maschi di Israele. Allora la storia si ripete: c’è un nuovo faraone, Erode, che decide i ammazzare tutti i bambini. Quindi queste indicazioni non sono storiche, ma sono teologiche: l’evangelista non vuole elencare uno dei tanti crimini di Erode, ma fa una lettura teologica del personaggio.Quello che dice l’Evangelista: “ mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio, dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale era esattamente informato dai maghi”, tutto questo è presente soltanto nel Vangelo di Matteo: perché?Abbiamo detto che i Vangeli vogliono trasmettere tutti la stessa verità, ma ogni evangelista lo fa secondo la sua linea teologica.Vedete quindi come Matteo presentando la vita di Gesù ha ricalcato quella di Mosè: ecco allora che relativamente a questa strage non importa se sia stata un avvenimento storico o meno, ma fa capire qual è la risposta del potere di sempre ai doni di Dio.“Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia” e qui Geremia cita un’antica tradizione che poneva la tomba di Rachele vicino a Betlemme e Rachele che piange il suo popolo perché deportato.“Appena Erode morì, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «alzati, prendi il bambino e sua madre e va’ nella terra di Israele perché sono morti quelli che cercavano la vita del bambino»”.Non ha detto quello, il re Erode, ma quelli che cercavano la vita del bambino. Gesù è in pericolo non soltanto a causa del re Erode, ma è in pericolo anche, e qui l’Evangelista anticipa quanto dirà più avanti, anche a causa dei sommi sacerdoti.“Egli si alzò, prese il bambino e sua madre …. “, ci saremmo aspettati “rientrò” nella terra di Israele: era uscito e ora rientra. Invece l’Evangelista adopera il verbo “entrò” – è una sottigliezza – e„sÁlqen, come nell’Esodo perché è un nuovo esodo.“Avendo però udito che Archelao, il figlio di Erode, regnava nella Giudea al posto di suo padre, ebbe paura di andare là. Avvertito poi in sogno si ritirò dalle parti della Galilea. Appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazareth affinché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «egli sarà chiamato nazoreo»”.Che cosa significa questo nazoreo, non nazareno o nazaretano?Non si capisce: potrebbe significare abitante di Nazareth, ma allora si dovrebbe dire nazaretano o nazareno.Qui invece l’Evangelista adopera un termine, il termine nazoreo, che è un termine strano perché l’Evangelista vede in Gesù il compimento di una profezia del profeta Isaia (Is 11,1) che dice: “..un germoglio spunterà dal tronco di Iesse”, Iesse era il padre di Davide, “un virgulto germoglierà dalle sue radici, su di lui si poserà lo spirito del Signore”. Il termine ebraico virgulto si dice nezer ed ecco allora l’origine del termine nazoreo.L’Evangelista vuole affermare che in Gesù si compie la profezia di Isaia e sarà il virgulto sul quale si poserà lo Spirito del Signore.Ecco perché nelle scene successive del Vangelo verrà descritto il battesimo di Gesù nel Giordano con lo Spirito di Dio che lo investe.Con questo termine si intende certamente anche appartenente a Nazareth, ma soprattutto – ecco perché adopera questa strana espressione nazoreo – significa il virgulto sul quale scende lo Spirito Santo.Il capitolo primo di Matteo terminava con le parole: “..sarà chiamato Emmanuele che significa Dio-con-noi”, il capitolo secondo si conclude “..sarà chiamato Nazoreo” cioè l’uomo sul quale scenderà lo Spirito di Dio.
di Adalberto Maggi – ildialogo.org