#Rio2016 Olimpiadi Brasile Chiesa può imparare molto dallo sport

È come una “possibilità per la famiglia umana di essere insieme sempre più unita”: è il pensiero di monsignor Alois Schwarz, vescovo responsabile della Pastorale per lo sport della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), parlando dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro. L’occasione è stata un incontro con i responsabili dei Centri diocesani dello sport di comunità dell’Austria (Dsg), in occasione dell’annuale riunione tenutasi a Klagenfurt. Speriamo in un “patriottismo divertente e amichevole”, si legge in un comunicato stampa congiunto del vescovo di Klagenfurt e della Dsg, “che non è diretto contro gli altri, ma riflette la policromia delle nazioni”. Ancora di più, ciò vale “per i grandi successi degli atleti dei Giochi Paralimpici”. Per Schwarz, i Giochi Olimpici possono essere importanti per la comprensione dei valori fondamentali come la giustizia, l’equità e il rispetto dei successi altrui: gli atleti sono idoli per molte persone, quindi lo spirito di Olympia dovrebbe anche essere utilizzato per “mettere in campo i diritti umani universali e della dignità umana”. In questo senso, le Olimpiadi sono un segnale per una “molteplicità unificata”, un luogo, un momento “dove la gente si riunisce e si incontra, buttando via i pregiudizi e non essendo più stranieri gli uni gli altri”. Per il prelato, “la Chiesa può imparare molto dallo sport, e siamo sfidati a farlo”.

sir