Religioni: Venezia, alle “Donne di fede per la pace” il Leone d’oro 2017

Sabato 30 settembre, a Palazzo Cornoldi, sede del presidio militare Esercito di Venezia, è stato assegnato il Leone d’oro per la pace 2017 alle “Donne di fede per la pace” (Women of Faith for Peace), un gruppo di donne di religione diversa, che operano per la pace in Terra Santa. Con il compito di “portare luce nelle aree bisognose del mondo”, il Leone d’oro per la pace 2017 è stato istituito lo scorso gennaio ed è l’ultimo nato dello storico marchio Leone d’oro, premio cinematografico assegnato nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
A consegnare il premio nelle mani della fondatrice delle “Donne di fede per la pace”, la regista e scrittrice Lia Beltrami Giovanazzi, e della madrina, Anita Evelyn Stokes Heyford, già ambasciatrice del Ghana in Italia e presidente del World Food Program delle Nazioni Unite, è stato Mario Baccini, presidente della Fondazione Foedus, che, assieme a Sileno Candelaresi, presidente del Leone d’oro e proprietario dello storico marchio, hanno organizzato l’evento. “Realizzo da vent’anni documentari in aree del mondo dove sembra non ci sia speranza – spiega Lia Beltrami -. L’idea di unire le donne mi è venuta nel 2009 ed è stata subito raccolta da Hedva Goldschmidt, distributrice cinematografica ebrea ortodossa di Gerusalemme. Il momento non era favorevole, perché a Gerusalemme si viveva un clima di forte tensione. Ma Hedva ha subito coinvolto altre donne straordinarie, nella consapevolezza che le donne al bambino che hanno in grembo possono trasmettere la vita, oppure possono trasmettere l’odio. Loro hanno scelto di trasmettere la vita. All’inizio tutte avevamo paura, poi la paura si è trasformata in conoscenza, e poi in amicizia. E la forza potente di questa amicizia si è diffusa nel mondo, e i gruppi di donne si sono moltiplicati, dalla Colombia al Kosovo, alla Siria…”. “Ricevere questo premio è sicuramente per noi un grande onore, ma con esso si rinnova anche la grande responsabilità che abbiamo di creare un’unione sempre più salda nei principi che ci hanno ispirato e nella volontà di ampliare la nostra opera nel mondo”, aggiunge. “Il significato di questo premio – afferma Mario Baccini, presidente Foedus – è di tener viva l’attenzione sul messaggio che siamo in grado di trasferire attraverso l’arte e la cultura: quello della fratellanza tra i popoli in un momento storico difficile. Per questa prima edizione, abbiamo deciso di assegnare il Leone D’Oro per la pace a questo gruppo di donne che sono l’esempio di come le migliori intelligenze e sensibilità superino le differenze culturali, religiose e sociali a vantaggio dell’umanità”.

sir