Primo Maggio: tutto il mondo in piazza contro la disoccupazione

Istituita nel 1889 in memoria di un comizio sindacale in cui, tre anni prima a Chicago, morirono dieci persone per lo scoppio di una bomba, la Festa del Lavoro si celebra oggi in tutto il mondo. Tante le manifestazioni, dall’Asia all’Europa, mentre in Turchia la polizia ha sgombrato un corteo ad Istanbul. In Italia i sindacati si sono riuniti a Portella della Ginestra in ricordo della strage del 1947.

Nel mondo sono 201 milioni le persone disoccupate. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2017 saranno circa 3 milioni e mezzo in più rispetto allo scorso anno. Ma se la disoccupazione sta lentamente scendendo in Europa e in Nord America, la situazione rimane grave in America Latina, con picchi superiori al 10 per cento in Brasile.

In Asia hanno protestato gli operai del settore tessile in Bangladesh e in Cambogia, mentre nelle Filippine in migliaia sono scesi in piazza a Manila contro il precariato e le esecuzioni extra-giudiziali del presidente Duarte. Attese contestazioni contro Trump negli Stati Uniti, mentre in Europa rimane critica la posizione della Grecia, dove alle manifestazioni si è aggiunto uno sciopero nazionale di 24 ore per protestare contro le nuove misure di austerità imposte dai creditori internazionali.

In Francia i cortei per il lavoro sono stati l’occasione per i sindacati per schierarsi politicamente in vista dell’imminente ballottaggio fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, mentre in Turchia, dove oggi erano state vietate manifestazioni, 200 persone hanno raggiunto piazza Taksim a Istanbul e sono state respinte con i gas lacrimogeni dalla polizia. 70 gli arresti.

Scontri anche in Italia, dove a Torino le forze dell’ordine hanno caricato un gruppo di esponenti dei centri sociali che cercava di raggiungere Piazza San Carlo, dove si è svolto il comizio ufficiale dei sindacati. I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto invece Portella della Ginestra, in Sicilia, dove settant’anni fa la banda di Salvatore Giuliano uccise 11 lavoratori. “Siamo qui contro le mafie e per mettere al centro del dialogo sul futuro il tema dell’occupazione dei nostri giovani”, ha detto il segretario della Cisl Annamaria Furlan, mentre il presidente Mattarella ha ribadito “la priorità del lavoro”.

radio vaticana