Pd: tra delegati Assemblea più Nord e meno regioni “rosse”

(ANSA) – ROMA, 23 GEN – Nell’Assemblea nazionale del Pd che sarà eletta in concomitanza con quella del segretario, alle primarie del 3 marzo, crescerà il peso di regioni settentrionali un tempo meno di sinistra, come Lombardia o Veneto, rispetto a quelle definite “rosse” del Centro Italia o a quelle del Sud, come Campania e Sicilia, dove il Pd ha spesso ottenuto buoni risultati. E’ quanto emerge dalla delibera della Commissione nazionale del congresso del Pd con cui ha assegnato a ciascuna Regione il numero di delegati al “Parlamentino” Dem.

L’assegnazione dei delegati a ciascuna regione è stabilita da un algoritmo costituito dal rapporto tra il numero degli abitanti secondo l’ultimo censimento (2011) e il numero dei voti ottenuti alle ultime elezioni politiche. Se la prima cifra è rimasta immutata dal Congresso del 2017 e quello di quest’anno, la seconda è decisamente cambiata dopo le politiche del 2018.

La Lombardia guadagna delegati, salendo da 158 a 168, così come il Veneto (da 73 a 75) e il Piemonte (da 70 a 73), mentre calano Emilia (da 89 a 86), Lazio (da 91 a 88), Campania (da 81 a 75) o Sicilia (da 65 a 60). Notevole la crescita di 8 delegati della Circoscrizione Estera (da 50 a 58) che anche alle politiche del 4 marzo ha riservato soddisfazioni al Pd.

I delegati all’Assemblea nazionale vengono eletti in listini collegati ai tre candidati alle primarie, che corrono in collegi coincidenti sostanzialmente con quelli del Rosatellum.