Pastorale Giovanile: Progetto affettività. Take care. Prenditi cura

Emozioni, relazioni, corporeità: questi i temi del progetto affettività che è stato realizzato lo scorso aprile nel gruppo di 1-3 superiore dell’unità pastorale di Bagno, Corticella e San Donnino, in collaborazione con gli educatori del gruppo e il progetto diocesano “Affettività”.

Un percorso in tre appuntamenti che, seppur contenuto, è stata l’occasione per scoprire e dar voce alle emozioni dei ragazzi, andare al cuore dei nostri legami e capire come anche il nostro corpo comunica qualcosa di noi e della nostra identità.

Il progetto diocesano “Affettività” è a disposizione di parrocchie ed operatori per un sostegno ed aiuto in interventi educativi e formativi sui temi della relazione, dell’educazione e dell’affettività.

Si è conclusa, con un ultimo incontro a maggio, la prima annualità del percorso di formazione promosso dall’unità pastorale Pieve di Scandiano in collaborazione con il progetto diocesano “Affettività”. Il progetto ha coinvolto gli allenatori dell’associazione sportiva il Boiardo, i catechisti e gli educatori di adolescenti dell’unità pastorale in un cammino annuale sul tema dell’identità e del ruolo educativo, attualizzato alla luce delle sfide che oggi interessano l’educazione.

All’origine del progetto vi è la volontà di creare uno spazio comune fra le realtà dove condividere le esperienze educative e poter essere, allo stesso tempo, luogo di riflessione e approfondimento del ruolo e del mandato che caratterizza queste figure educative.

Il percorso si è articolato in tre percorsi paralleli prevedendo un comune momento iniziale e finali di valutazione e rilancio sulle problematicità emerse. Gli incontri sono stati condotti dai formatori del progetto diocesano “Affettività”.

Anche i ragazzi del gruppo di 2 superiore della parrocchia di Arceto hanno partecipato ad un percorso sui temi della differenza di genere, relazioni e dinamiche di gruppo, coprogettato dagli educatori del gruppo e i formatori del progetto “Affettività”. Il percorso, realizzato in quattro incontri tra marzo e aprile, è stato un viaggio alla scoperta dell’altro attraverso la conoscenza di noi stessi: comprendere e dare voce alla nostra interiorità è saper anche cogliere nei vissuti e nelle storie altrui un comune, ed umano, sentire. Quando comprendiamo che relazione non è prendere dall’altro ma imparare a donare per poter moltiplicare, scopriamo nel prendersi cura dell’altro il miglior modo per vivere e costruire relazioni che sanno liberare e non costringere, che sanno amare e non gelosamente custodire.

Il progetto diocesano “Affettività” è a disposizione di parrocchie ed operatori per un sostegno ed aiuto in interventi educativi e formativi sui temi della relazione, dell’educazione e dell’affettività.

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