Papa Francesco no a colonizzazione ideologica sui temi della vita

Papa Francesco nel corso di un’udienzaall’Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita si soffermato su come oggi la natura umana sia sempre più ridotta a materia plasmabile secondo qualsiasi disegno, occorre salvarla dalle colonizzazioni ideologiche, da egoismo e menzogna che mascherano i vizi in virtù, gli interessi economici in bene comune.

«Dobbiamo stare attenti – ha affermato – alle nuove colonizzazioni ideologiche chesubentrano nel pensiero umano e anchecristiano, sotto forma di virtù, modernità, atteggiamenti nuovi, ma sono colonizzazioni, cioè tolgono la libertà ideologica perché hanno paura della realtà come Dio l’ha creata».

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Agire buono presuppone interesse reale per la persona fragile
«Oggi non mancano le conoscenze scientifiche e gli strumenti tecnici in grado di offrire sostegno alla vita umana nelle situazioni in cui si mostra debole. Però manca a volte l’umanità. L’agire buono non è la corretta applicazione del sapere etico, ma presuppone un interesse reale per la persona fragile. I medici e tutti gli operatori sanitari non tralascino mai di coniugare scienza, tecnica e umanità».

«Invito anche i direttori – ha proseguito Papa Francesco – delle strutture sanitarie e di ricerca a far sì che i dipendenti considerino parte integrante del loro qualificato servizio anche il tratto umano. In ogni caso, quanti si dedicano alla difesa e alla promozione della vita possano mostrarne anzitutto la bellezza. Infatti, come «la Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione”» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 14), così la vita umana si difende e promuove efficacemente solo quando se ne conosce e se ne mostra la bellezza. Vivendo una genuina compassione e le altre virtù, sarete testimoni privilegiati della misericordia del Padre della vita».

La natura umana ridotta a materia, plasmabile a piacere
“Nel nostro tempo alcuni orientamenti culturali non riconoscono più l’impronta della sapienza divina nelle realtà create e neppure nell’uomo. La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno”, mentre la nostra umanità è “la prima natura da custodire”.
Dietro a questa riduzione della natura a materia, secondo il Papa c’è unaperdita di cuore. “Nella Bibbia – ha ricordato – il cuore è l’organo non solo degli affetti, ma anche delle facoltà spirituali, la ragione e la volontà, è sede delle decisioni, del modo di pensare e di agire. La saggezza delle scelte, aperta al movimento dello Spirito Santo, coinvolge anche il cuore. Da qui nascono le opere buone, ma anche quelle sbagliate, quando la verità e i suggerimenti dello Spirito sono respinti. Il cuore, insomma, è la sintesi dell’umanità“.

Chi è al servizio della vita non può avere a cuore “l’interesse economico”
«Oggi sono molte le istituzioni – ha sottolineato ancora Papa Francesco – impegnate nel servizio alla vita, a titolo di ricerca o di assistenza; esse promuovono non solo azioni buone, ma anche la passione per il bene. Ma ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune. Parlare di virtù significa affermare che la scelta del bene coinvolge e impegna tutta la persona; non è una questione “cosmetica”, un abbellimento esteriore, che non porterebbe frutto: si tratta di sradicare dal cuore i desideri disonesti e di cercare il bene con sincerità».

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