Papa Francesco: Angelus, no a “carrierismo” e “sete di potere”

“Il Regno di Dio si costruisce giorno per giorno e offre già su questa terra i suoi frutti di conversione, di purificazione, di amore e di consolazione tra gli uomini. È una cosa bella! Costruire giorno per giorno questo Regno di Dio che si va facendo. Non distruggere, costruire!”. Lo ha esclamato il Papa, durante l’Angelus di ieri, in cui ricordando le parole di Gesù – “Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi” – ha sottolineato che “l’ostilità è sempre all’inizio delle persecuzioni dei cristiani; perché Gesù sa che la missione è ostacolata dall’opera del maligno”. Per questo, “l’operaio del Vangelo si sforzerà di essere libero da condizionamenti umani di ogni genere, non portando borsa, né sacca, né sandali, come ha raccomandato Gesù, per fare affidamento soltanto sulla potenza della Croce di Cristo”. Di qui la necessità di “abbandonare ogni motivo di vanto personale, di carrierismo o fame di potere, e farsi umilmente strumenti della salvezza operata dal sacrificio di Gesù”.  “Quella del cristiano nel mondo è una missione stupenda, è una missione destinata a tutti, è una missione di servizio, nessuno escluso”, ha commentato il Papa, secondo il quale “c’è tanto bisogno di cristiani che testimoniano con gioia il Vangelo nella vita di ogni giorno”, come “sacerdoti – quei bravi parroci che tutti conosciamo -, suore, consacrate, missionarie, missionari…”. “Quanti di voi giovani che adesso siete presenti oggi nella piazza, sentono la chiamata del Signore a seguirlo?”, la domanda di Francesco: “Non abbiate paura! Siate coraggiosi”.

agensir