Palinsesti. Video-selfie per il Papa e periferie: ecco i nuovi programmi di Tv2000

«Come dice Papa Francesco la realtà non è univoca ma dipende dallo sguardo e da come la si racconta». Così don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei, portando i saluti del presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinale Gualtiero Bassetti e del segretario generale monsignor Nunzio Galantino, ha ribadito la missione di Tv2000 (canale 28 del dtt, 140 di Sky e 18 di TivùSat), presentando oggi a Milano i palinsesti 2017/18 dell’emittente dei cattolici italiani. Oltre 80 produzioni (ben il 70% autoprodotto), il grande cinema con oltre 150 film, prime visioni, le dirette degli eventi con il Papa e nuovi programmi, dai reportage dalle periferie del mondo di Max Laudadio di Striscia la notizia a un programma sul Padre nostrocommentato da artisti e personaggi della cultura. Senza dimenticare il network radiofonico inBlu che proporrà sempre più informazione e musica nelle 99 radio collegate in tutta Italia. Fra le novità, il debutto di Eugenio Finardi con un programma sulla musica e la nascita di una Web Radio a cura di Paolo Prato con 4 canali tematici on demand gratuiti http://www.tv2000it/webradionew/.

«L’editore ha chiesto a Tv2000 uno sguardo sobrio, intelligente e passionale sulla realtà – ha proseguito don Ivan Maffeis –. A fare la differenza in tutti i media della Cei, sono la sensibilità, la professionalità e l’esperienza che incrociano le attese di chi cerca una informazione, un intrattenimento e una cultura rispettose, attente e capaci di promuovere». «Un’offerta che non ha nulla da invidiare alle altre tv, dove i programmi sono accomunati da un orizzonte comune» ha aggiunto Paolo Ruffini, direttore della rete che è entrata nel top delle 20 tv più viste d’Italia, ha chiuso la stagione passata con 36 milioni di contatti, uno share dello 0,82%, oltre 20 milioni di utenti unici su live streaming e che la mattina è al settimo posto tra le emittenti nazionali con programmi che sfiorano il 3%. «Stimiamo un 15% in più di pubblicità rispetto al 2016» ha inoltre aggiunto il direttore generale Lorenzo Serra.

Avvenire