OLTRE DUE MILIONI DI DOLLARI PER PAESI DEL SAHEL

Città del Vaticano, 29 febbraio 2012 (VIS). Recentemente si è conclusa a Roma la XXX Sessione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel (regione subsahariana che si estende dall’Oceano Atlantico al Corno d’Africa, passando per gli stati centro-settentrionali del continente africano).
Monsignor Giampietro Dal Toso, Segretario del Pontificio Consiglio “Cor Unum” di cui fa parte la Fondazione, ha spiegato, in una intervista alla Radio Vaticana, che nel corso della sessione, il Consiglio ha studiato diversi progetti presentati annualmente alla Fondazione per essere finanziati. “Quest’anno superiamo i due milioni di dollari in aiuti per quasi 200 progetti che sono distribuiti per i nove Paesi che fanno parte della Fondazione e che riguardano in particolare la lotta alla desertificazione, quindi la lotta alla siccità, l’irrigazione e la formazione”.
Il fatto che si ripresenti quest’anno di nuovo il problema della siccità nel Sahel, ha detto Monsignor Dal Toso, conferma l’importanza degli interventi della Fondazione. La scarsità di alimenti, conseguenza dell’impatto della siccità sull’agricoltura “avrà il suo apice nei prossimi mesi. (…) Sia la comunità internazionale sia, nello specifico, alcuni organismi cattolici stanno cercando di intervenire per prevenire questa crisi”.
Il Segretario di Cor Unum afferma che la Chiesa Cattolica è minoritaria nei paesi del Sahel “in alcuni casi una minoranza veramente minuscola, in un ambiente segnato soprattutto dall’Islam o dalle religioni tradizionali”. La Fondazione Giovanni Paolo II è perciò “uno strumento di dialogo concreto con altre religioni. (…) Come ci sta insegnando il Papa insistentemente in questi ultimi tempi, la fede si manifesta nelle opere e quello che riusciamo a manifestare attraverso la carità vuole essere alla fine nel piccolo, nel possibile, una testimonianza di Cristo”.
Occorre ricordare che la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel ha origine dopo la prima visita del Beato Giovanni Paolo II in Africa (maggio 1980), dove rimase impressionato dalla grande tragedia provocata dalla siccità e dalla desertificazione. La Fondazione fu istituita con un Chirografo il 22 febbraio 1984, e da allora si dedica alla gestione e protezione delle risorse naturali, alla lotta contro la siccità e la povertà, allo sviluppo rurale, coinvolgendo la popolazione locale.