Nuovo Polo Universitario Appalto a una ditta di Parma, gli industriali reggiani non ci stanno

Appalto a una ditta di Parma, gli industriali reggiani non ci stanno

Rimbalza a Parma la polemica scoppiata a Reggio Emilia sul cantiere avviato questa mattina che trasformerà nell’autunno 2020 l’ex seminario nel terzo polo universitario della città.

Un appalto da oltre 12 milioni che ospiterà circa duemila persone, tra studenti e personale, e includerà un nuovo studentato con 120 alloggi, 17 aule e uffici amministrativi.

Dopo la posa simbolica della prima pietra, l’associazione industriali attraverso il presidente Fabio Storchi contesta la decisione del comitato di appaltare il primo lotto dei lavori edilizi di ristrutturazione del Seminario, per 2,4 milioni di euro, a una ditta di Parma, la Cooperativa edile artigiana, scelta con procedura a chiamata fra una ventina di concorrenti.

Le richieste degli industriali? “Rivalutare l’assegnazione dei lavori privilegiando le imprese appartenenti al tessuto economico locale”, soluzione “che ci auguriamo ancora praticabile e indispensabile per mantenere la motivazione e gli equilibri tra gli enti, le istituzioni, le associazioni e le imprese che hanno sin qui aderito al progetto di finanziamento”.

Secca la replica della Diocesi, arrivata in mattinata dal rettore del seminario don Alessandro Ravazzini, che dopo aver ribadito la legittimità delle procedure di gara (che si sono concluse tra il 15 e il 17 aprile) afferma: “Restano ancora i due terzi dei lavori da appaltare nella misura consistente di otto milioni. Sarà l’occasione per partecipare alle prossime gare con proposte concorrenziali e corrispondenti ai requisiti richiesti”.

Sul progetto del seminario il vescovo reggiano Massimo Camisasca afferma: “La diffusione della cultura attraverso le aule dell’università era la soluzione migliore, che abbiamo subito doverosamente condiviso con tutte le istituzioni cittadine”. Angelo Andrisano, rettore dell’università di Modena e Reggio Emilia, evidenzia che il nuovo polo “consentirà di accompagnare in maniera adeguata la crescita del nostro ateneo che in questa citta’ ha conosciuto un forte sviluppo di studenti e attivita’ di ricerca”.

Come “Regione – conclude il presidente della Regione Stefano Bonaccini – abbiamo contribuito con un finanziamento di circa mezzo milione di euro, certi del fatto che le ricadute di questo progetto saranno positive su più fronti: non solo quello culturale, ma anche quello della rigenerazione urbana. Inoltre è positivo il fatto che la nuova struttura permetterà ad Unimore di ampliare i propri servizi, garantendo quindi l’arrivo di nuovi studenti universitari”. Intanto per l’assegnazione dei lavori dei prossimi lotti, viene fatto sapere, “nuove aziende del territorio sono state invitate a sostenere il progetto”.

repubblica.it