Nunzio in Iran, qui dolore e rabbia


Ansa

Papa Francesco, informato tempestivamente, segue l’evolversi degli eventi con attenzione e preoccupazione. Diplomazia vaticana: le vie migliori per uscire dalla crisi sono il dialogo e il negoziato.
(Ansa) “Incredulità, dolore e rabbia: sono queste le prime reazioni a Teheran alla notizia della morte del Generale Soleimani. Le grandi manifestazioni, che si sono svolte oggi in molte città dell’Iran dopo la preghiera del venerdì, hanno espresso bene questi sentimenti”.  Lo dice all’ANSA il nunzio apostolico in Iran, arcivescovo Leo Boccardi. “Credo che la tensione sia arrivata ad un livello che non si era mai visto prima e questo preoccupa e complica ancora di più la situazione nella regione che appare davvero incandescente”, aggiunge.
«Il Santo Padre è stato informato e la Santa Sede segue con preoccupazione gli eventi. Solo due giorni fa abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Pace e questi fatti ci devono spingere tutti a credere fortemente e lavorare con speranza per la pace. Il dialogo, non solo quello inter-religioso, che la Santa Sede mantiene e sviluppa con l’Islam, resta la via maestra per la soluzione di tutti i conflitti».