Notizie vere in modi falsati: “cinguettii” vani

Modus in rebus… Ieri su tutti i giornali, anche qui (p.1 e ss.) l’apertura di «un profilo di Ratzinger per il social network». Su qualcuno però “modus” proprio singolare. Su “Repubblica” p. es. lancio in prima con titolo enfaticamente montato – «L’hashtag di Dio. Twitta anche il Papa» – e poi 3 pagine, due firme e questo incipit: «Il suo primo cinguettio il Papa lo lancerà alle 12 del 12 dicembre 2012, con il dito indice che premerà il suo tasto». Lì accanto grande croce bianca con scritta: «Enter». Seguito tra leggerezza e ironia con un insolito «mons. Pier Luigi Celli» che fonde e confonde il Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni, l’arcivescovo Claudio Maria Celli, con un noto manager. Seguono “ricordi” storici vari su persone e fatti, anticipazioni “profetiche” personali di avvicendamenti in Vaticano e varia… varietà. Ancora, oltre una serie di battute anche irridenti sull’evento, un altro articolo segnala… l’«errore fondamentale» della Santa Sede: ha comunicato che il Papa “non” seguirà personalmente i suoi interlocutori su Twitter. A “Repubblica” vorrebbero il Papa personalmente impegnato a “twittare” con i cosiddetti “followers”, e pensano davvero che Obama, da tempo su Twitter, “cinguetti” personalmente con milioni di followers. Ma forse “errore fondamentale” è la pretesa di mettersi sempre di traverso con “modi” molto soggettivi. Ieri per esempio tre pagine su Papa e Twitter e niente – niente! – sul suo intervento a difesa del “lavoro” nei confronti del capitale e del profitto. È libertà, ma segnala un pregiudizio “fondamentale”: per Malpelo, e non solo, un errore. Con buona pace in redazione e dintorni…

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