Non c’è frontiera, né geografica né esistenziale, che possa fermare chi vive il Vangelo

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Non c’è frontiera, né geografica né esistenziale, che possa fermare chi vive il Vangelo ed è guidato dalla sua luce. Ce lo ricorda il beato Daniele Alessio Brottier, che fu missionario, cappellano militare e sostegno per gli orfani. Nato a La Ferté-Saint Cyr, nella diocesi di Blois, in Francia, nel 1876, venne ordinato sacerdote nel 1899. Nel 1902 entrò nella congregazione dello Spirito Santo ad Orly partendo poi per il Senegal, che era colonia francese. La salute però non gli permise di portare avanti la sua missione e fu costretto a rientrare in patria. Nel corso della Guerra mondiale fu cappellano militare fondando poi l’Unione nazionale combattenti e l’Opera degli orfani apprendisti. Morì nel 1936.
Altri santi. Beato Timoteo Trojanowski, religioso e martire (1908-1942); san Romano di Condat, abate (390-463).
Letture. Gc 5,9-12; Sal 102; Mc 10,1-12.
Ambrosiano. Sap 19,1-9.22; Sal 77; Mc 11,27-33.

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