Nomine due parroci come Vescovi per Bologna e Palermo

Due nuovi pastori per la Chiesa di Bologna e di Palermo.

A Bologna Matteo Maria Zuppi
Il Papa, dopo aver accettato la rinuncia del cardinale Carlo Caffarra per raggiunti limiti di età, ha nominato arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Bologna Matteo Maria Zuppi, finora Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma.

Monsignor Matteo Maria Zuppi è nato a Roma l’11 ottobre 1955. È stato ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina il 9 maggio 1981 e incardinato a Roma nel 1988 dal cardinale Ugo Poletti. Nel 2006 è stato insignito del titolo di cappellano di Sua Santità. Ha svolto i seguenti incarichi: Rettore della Chiesa di S. Croce alla Lungara dal 1983 al 2012; Membro del Consiglio Presbiterale dal 1995 al 2012; Vice Parroco di Santa Maria in Trastevere dal 1981 al 2000; dal 2000 al 2010 ne è divenuto parroco; dal 2005 al 2010 Prefetto della III Prefettura di Roma; dal 2000 al 2012 Assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant`Egidio; dal 2010 al 2012 parroco della parrocchia dei SS. Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela e dal 2011 al 2012 Prefetto della XVII Prefettura di Roma. È autore di alcune pubblicazioni di carattere pastorale. Nominato Vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma il 31 gennaio 2012, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 14 aprile dello stesso anno.

Monsignor Corrado Lorefice, 53 anni, è il nuovo arcivescovo di Palermo.
Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Palermo, presentata dal cardinale Paolo Romeo, 75 anni, da due in “prorogatio”. A Romeo succederà monsignor Corrado Lorefice, del clero della diocesi di Noto, parroco di San Pietro e vicario episcopale per la pastorale.

Monsignor Corrado Lorefice è nato a Ispica (Ragusa) il 12 ottobre
1962, figlio di un maestro elementare. Licenziato in Teologia Morale nel 1988, è stato ordinato diacono nel 1986 e presbitero l’anno successivo, incardinandosi alla diocesi di Noto. Nel dicembre 2009 ha conseguito il Dottorato in Teologia. È stato Economo del Seminario vescovile, vicerettore del Seminario, docente di Teologia morale all’Istituto Superiore di Scienze religiose “G. Blandini” di Noto; direttore del centro diocesano per le vocazioni, dal 1997 al 2007 direttore del centro regionale per le vocazioni; dal 2005 al 2012 direttore della formazione dei diaconi permanenti e dal 2008 al 2010 direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. Dal 2009 al 2010 è stato amministratore parrocchiale di San Pietro Apostolo di Modica; dal 2010 al 2014 vicario episcopale per il clero; dal 2010 ad oggi parroco di “San Pietro Apostolo” e vicario foraneo del Vicariato di Modica; dal 2014 ad oggi Vicario episcopale per la Pastorale. Don Lorefice ha scritto un libro “La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Puglisi a Palermo”: a don Puglisi ha fatto riferimento nel suo primo discorso ai fedeli della nuova diocesi, letto questa mattina a Palermo dal vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta. “Vengo tra voi con il desiderio non di cominciare ma di proseguire l’ardua e esaltante giorata di lavoro già iniziata dai miei venerabili predecessori”. Ai diaconi ha rivolto un invito a “mantenere vigile l’attenzione ai più piccoli, ai più poveri, agli ammalati, così da aiutare tutta la Chiesa ad abitare con verità le vie delle periferie umane”. Don Lorefice conosce personalmente il Papa: più volte è stato in Sudamerica dove conobbe Bergoglio.

La reazione dei nuovi arcivescovi.
“È sotto i vostri occhi, nel mio cuore e sulle mie spalle, il peso che mi è stato imposto. Tuttavia la parola di Dio mi è di conforto e di sprone”; così Corrado Lorefice, neo arcivescovo di Palermo, questa mattina a Noto. (nella foto, la prima benedizione da arcivescovo di mons. Lorefice – a sinistra – con mons. Staglianò)
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“Credo che il Signore non distoglierà gli occhi da me, mi darà consiglio, mi metterà in condizione di affrontare questa lunga e faticosa giornata di lavoro”. Poi un grazie alla sua “amata diocesi di Noto”. Monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, questa mattina nel dare l’annuncio ha descritto monsignor Lorefice come uomo innamorato di Gesù e della Chiesa, appassionato dell’evangelizzazione, e gli ha augurato di essere “un pastore zelante, generoso e lungimirante”.

(ha collaborato Massimiliano Casto)
Sulla nomina di don Zuppi reazioni positive a Bologna e a Roma, dove il cardinale vicario, Agostino Vallini, ha parlato di “segno di fiducia e di attenzione del Papa verso i suoi collaboratori”. La Comunità di Sant’Egidio, “casa” del nuovo arcivescovo di Bologna, ha espresso i suoi auguri a don Matteo, “uomo e pastore apprezzato per le sue quialità umane e l a passione al servizio dei poveri e della pace, a Roma come in Africa”. Nella sua lettera ai fedeli bolognesi, il nuoco arcivescovo ha chiesto: “Vogliatemi bene, per quello che sono”. “Avverto il mio personale limite, ma ho anche la consapevolezza che è Dio che chiama”. Infine, una battuta: “Mi perdonerete all’inizio qualche inflessione romana, ma c’è una parola che imparerò subito, perché voi la pronunciate con un accento che mi ha sempre ricordato un tratto molto materno: teneressa… È quella che chiedo alla Madonna di San Luca, perché mi e ci protegga”.
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