No a una nuova corsa al riarmo

«Evitare una costosa corsa alle armi a tre fra Russia, Cina e Stati Uniti». Questo il punto nodale del colloquio, tenutosi ieri, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. I due leader hanno discusso di temi globali, dal coronavirus alle principali crisi geopolitiche internazionali, a partire dalla Siria. Il Cremlino ha definito «costruttivo» il confronto.

Il colloquio tra Trump e Putin arriva non a caso in un momento delicatissimo nei rapporti non solo tra Stati Uniti e Cina, ma anche tra Russia e Gran Bretagna. «Il presidente Trump ha ribadito la sua speranza di evitare una costosa corsa agli armamenti a tre vie tra Cina, Russia e Stati Uniti e non vede l’ora di progredire sui prossimi negoziati sul controllo degli armamenti a Vienna» ha detto il portavoce della Casa Bianca Judd Deere.

Il Cremlino ha parlato di «una importante discussione sui temi della stabilità strategica e del controllo delle armi alla luce della particolare responsabilità di Russia e Usa per il mantenimento della pace internazionale e della sicurezza» e in questo contesto Trump e Putin «hanno riaffermato la rilevanza delle consultazioni bilaterali su questi temi, incluso sullo Strategic Arms Reduction Treaty». Il New Strategic Arms Reduction Treaty, o New Start, è un trattato sul disarmo nucleare firmato nel 2010 da Usa e Russia e limita il numero delle testate nucleari strategiche che le due potenze possono dispiegare. L’accordo scade il 5 febbraio del 2021. Al 2020, è l’unico patto bilaterale fra Stati Uniti e Russia nonché l’unico trattato ancora vigente in materia di disarmo nucleare.

Secondo il Cremlino, Putin e Trump hanno anche discusso dell’accordo sul nucleare iraniano: «entrambe le parti hanno sottolineato la necessità di sforzi collettivi per mantenere la stabilità regionale e il regime di non proliferazione nucleare globale». Come noto, Trump ha deciso l’uscita unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano. Accanto alla questione nucleare, ci sono state molte occasioni di scontro tra i due Paesi, come l’uccisione del generale iraniano Soleimani in Iraq all’inizio del 2020, che ha riacceso le tensioni in tutto il Medio oriente.

Un altro tema importante del colloquio, come accennato, è stata la lotta al coronavirus e la ripresa globale. Putin e Trump «hanno detto che vogliono aumentare la cooperazione commerciale ed economica tra Russia e Usa» e «hanno dato una valutazione positiva alla cooperazione nella lotta alla diffusione del coronavirus» ha fatto sapere il Cremlino.

Entrambi i Paesi stanno attraversando una fase durissima. La Russia ha superato gli 800.000 casi accertati di covid-19 dall’inizio dell’epidemia. Secondo il centro operativo nazionale anticoronavirus, sono 800.849 i contagi registrati finora nel Paese. Peggiore la situazione negli Stati Uniti, dove quasi ogni giorni si registrano nuovi record giornalieri di vittime e contagi.

Va ricordato che poche settimane fa Canada, Stati Unti e Gran Bretagna avevano accusato il Cremlino di voler rubare le ricerche sul vaccino contro il covid -19. I tre paesi hanno denunciato ripetuti attacchi hacker contro laboratori o centri di ricerca.