Nessuna violenza in nome della religione

Di fronte a sfide senza precedenti le Chiese le organizzazioni religiose ecumeniche “devono proseguire il loro impegno nella costruzione di società democratiche, sulla base del principio di legalità, della giustizia sociale e del rispetto dei diritti umani, inclusa la libertà religiosa”. L’indicazione è contenuta nel documento pubblicato a termine del convegno internazionale sulla situazione dei cristiani nel Medio Oriente, che si è svolto dal 21 al 25 maggio a Beirut, promosso dal World Council of Churches e dal Middle East Council of Churches. Oltre un centinaio di delegati provenienti dalla regione e da altri Paesi, in rappresentanza di varie comunità cristiane, si sono riuniti presso il monastero di Notre-Dame du Mont per dare testimonianza, attraverso la preghiera e l’azione, in favore del sostegno ai cristiani in quei Paesi dove si concentrano conflitti e discriminazioni. In occasione del convegno è stato anche lanciato un appello nel quale si esprime preoccupazione per i due vescovi ortodossi rapiti in Siria nel mese di aprile.

(©L’Osservatore Romano 31 maggio – 1° giugno 2013)