Nel Sahel venti milioni di affamati

La già drammatica situazione aggravata dal conflitto maliano

Nouakchott, 25. Venti milioni di persone nel Sahel, la regione intermedia tra l’Africa settentrionale e quella subsahariana, soffrono una situazione alimentare grave, secondo quanto rileva la Federazione internazionale di Croce rossa e Mezzaluna rossa.Nel conteggio rientrano i circa quattro milioni e trecentomila maliani stremati dal protrarsi della guerra nel loro Paese. “Circa venti milioni di persone in tutto il Sahel soffrono ancora di gravi carenze alimentari”, ha detto il presidente della Federazione, il giapponese Tadateru Konoe, all’apertura di una riunione tenuta a Nouakchott, la capitale della Mauritania.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa di dieci Paesi saheliani, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Mali, Mauritania, Niger e Senegal. Secondo Konoe, la salute delle popolazioni nel Sahel è compromessa dalla debolezza delle infrastrutture e dei sistemi sanitari di molti Paesi dell’area. Attualmente, ha spiegato ancora Konoe, “il rischio di epidemie è aumentato a causa della pessima qualità dell’acqua, dei servizi igienici e sanitari, della malnutrizione e della mancanza di personale sanitario”.
Ad aumentare bruscamente il già alto numero degli affamati nel Sahel ha contribuito il conflitto in Mali. La crisi in atto da anni anche in questo Paese ha avuto una immediata accelerazione. Come detto, cinque milioni di persone sono prive di fonti di sostentamento e oltre un milione e mezzo sono bambini in gravissime condizioni di malnutrizione.

(©L’Osservatore Romano 26 aprile 2013)