Natale del Signore. In quel neonato la voce potente di Dio

Una promessa che si realizza: Dio che si china sull’umanità e cammina assieme ad essa. La solennità di oggi custodisce una profezia potente, che trasforma la storia e la riempie di senso. Dio, che è il principio del tempo, entra nello scorrere dei secoli e indica la strada che porta al compimento di tutta la vicenda umana: l’incontro con lui. È il più grande mistero, una verità inesauribile, e tutto è contenuto nella più semplice delle immagini: un bimbo fra le braccia di sua madre. Un neonato inerme, venuto al mondo in mezzo agli ultimi, nel buio della notte è il segno più grande dell’amore di Dio. La “pedagogia divina” ci insegna così a guardare con occhi nuovi quello che appare debole, fragile, delicato: dietro a tutto ciò si cela la potente voce del Creatore. Un Dio che quando parla chiede una sola cosa: camminare assieme a lui.

Altri santi. Sant’ Anastasia di Sirmio, martire (II-III sec.); san Pietro il Venerabile, abate (1094-1156).

Letture. Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14.

Ambrosiano. Is 8,23b-9, 6a; Sal 95 (96); Eb 1,1-8a; Lc 2,1-14.

da Avvenire