Natale al suono delle campane

Dalla Federazione Campanari Bergamaschi una serie di brani scaricabile gratuitamente per le festività È una iniziativa che si inserisce in una ventennale opera di recupero di una tradizione messa a rischio

Fare gli auguri di Natale in musica, utilizzando la tecnologia digitale e uno strumento che sa di antico: le campane. È la proposta che circola in rete da qualche giorno, lanciata dalla Federazione Campanari Bergamaschi che ha realizzato un cd di 66 minuti. Si intitola «Pastorale della Stella» e propone venti brani di ispirazione natalizia, compresi alcuni canti tradizionali dell’area lombardo-piemontese rielaborati dalle «Voci della Scuola campanaria ». L’idea è venuta alcuni mesi fa a Luca Fiocchi, presidente della Federazione, mentre era ricoverato in ospedale: «Mi trovavo in sala operatoria, trasmettevano della musica rilassante, ho pensato che sarebbe sta- to bello offrire in circostanze come quella anche la nostra musica, per fare compagnia a pazienti e personale sanitario. In queste settimane ci siamo messi all’opera, ognuno ha registrato una traccia e poi le abbiamo assemblate. La musica è medicina per l’anima, vogliamo farne omaggio a tutti, con un pensiero rivolto in particolare a chi opera nel mondo della sanità, medici e infermieri che in questo periodo sono di nuovo messi a dura prova dall’emergenza Covid, e anche ai malati. Il cd è scaricabile gratuitamente dal sito www.campanaribergamaschi. it, può diventare anche una sorta di colonna sonora per i presepi che in questo periodo molti stanno preparando». La tradizione del suono manuale è andata in crisi negli ultimi decenni del secolo scorso, per tre motivi concomitanti: la mancanza di ricambio generazionale dei suonatori, l’automazione dei concerti di campane che ha comportato l’eliminazione pressoché sistematica dei sistemi manuali e la progressiva perdita del ruolo sociale delle campane, che per secoli scandivano la vita quotidiana della gente e segnalavano eventi straordinari come incendi, allagamenti o altre calamità o comunicavano lieti eventi.

Nell’area bergamasca da vent’anni è in corso una significativa opera di recupero della tradizione campanaria, che ha in Luca Fiocchi un appassionato animatore dedito alla riscoperta e alla divulgazione di un’attività antica e ancora molto radicata in quei territori, e che ha messo a punto dei metodi di insegnamento rivolti in particolare ai giovani e che vengono praticati in sei scuole fondate nel corso degli anni in alcuni paesi. Per secoli il patrimonio di conoscenze è stato basato sulla tradizione orale, per trasmetterlo ai giovani di oggi è stata messa a punto una ricodificazione dei sistemi del sapere e l’elaborazione di un nuovo linguaggio adeguato all’era digitale. Sono due i canali della divulgazione: il suono a corda prettamente nel campanile in occasione di feste religiose o utilizzando campanili situati in luoghi isolati dove il suono delle campane viene colto, anche fuori dalle solennità, come segno di vita nella comunità; il suono a tastiera viene insegnato invece all’interno di spazi parrocchiali o comunali in cui gli allievi si esercitano sulle campanine, degli xilofoni popolari costruiti artigianalmente e fatti di piastre e lastre in vetro, metallo e ottone o tubi metallici costruiti in scala diatonica, che vengono utilizzati per esercitare i brani a tastiera eseguiti nei giorni di festa sulle tastiere poste in cima al campanile.

«Con questo cd “virtuale” realizzato in occasione del Natale – spiega Fiocchi – vogliamo raggiungere una platea più ampia, arrivando a comunicare con quanti hanno poca familiarità con una tradizione che rischiava di estinguersi ma che, grazie anche al coinvolgimento di nuove leve giovanili, sta conoscendo una seconda giovinezza. E confidiamo che saranno in molti ad approfittare di questa occasione per fare gli auguri ai propri cari al suono delle campane».

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