Mose si alza ancora, Venezia asciutta anche con bora

– Per la seconda volta, dopo il battesimo del fuoco dello scorso tre ottobre, le paratoie del Mose si sono sollevate – con ordine impartito pochi minuti dopo le sette del mattino e sospensione della navigazione nei canali

– e hanno tenuto Venezia all’asciutto, nonostante condizioni di
marea eccezionale e un vento di Bora insistente che si è fatto sentire anche a Trieste, con il molo Audace sommerso. “E’ una grande vittoria”, ha commentato il sindaco della Serenissima Luigi Brugnaro. “E’ la seconda dimostrazione – ha aggiunto – che il sistema delle dighe mobili funziona: è un sistema che è stato inventato qui a Venezia e realizzato in molti anni, evidentemente troppi, ma che alla fine sta dimostrando che la città può restare all’asciutto”. “Adesso – prosegue Brugnaro – abbiamo il problema del Porto – e dovremo subito iniziare a preoccuparci per la conca di navigazione, poi della partecipazione del Comune e della Regione a questa Agenzia per la laguna che noi non riusciamo a immaginare così lontana dalla città”. Il riferimento del sindaco è all’Agenzia per Venezia e il Mose. La conca di navigazione invece, realizzata sulla sponda sud della bocca di porto di Malamocco, dovrebbe consentire il passaggio delle navi durante l’operatività delle paratoie. “A breve distanza dalla prima prova, anche oggi il #Mose, in condizioni rese difficili dalla bora, ha mostrato efficacia ed affidabilità come strumento di difesa di #Venezia. Avanti dunque nel perfezionarlo, completarlo, manutenerlo e gestirlo attraverso la nuova Autorità”, ha twittato Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Andrea Martella. L’acqua alta a Venezia è stata bloccata con successo dal sistema Mose. Per quanto riguarda le ‘dimensioni’ della marea, alle barriere del Lido-San Nicolò alle 10.30 si sono registrati 135cm, in Adriatico 105 (alle 10.50), ed in laguna 65cm. Un differenziale – secondo il Centro maree del Comune – di 70cm che, per effetto del vento di Bora, si è poi amplificato quando l’acqua dalla città lagunare è stata spinta a sud verso Chioggia tanto che a Punta della Salute, davanti a San Marco, si sono registrati poi soli 47cm. In laguna sud invece la marea è salita, alle ore 11.00, fino a 92cm ma Chioggia è rimasta comunque all’asciutto. Anche se a Sottomarina una tromba d’aria ha imperversato dopo un temporale, danneggiando macchine in sosta .

Il maltempo si è fatto sentire in particolare in Toscana – dove proseguirà anche nella notte – con un’allerta gialla per forti piogge e anche grandine, soprattutto lungo la costa dalla Versilia a Follonica, con incursioni nell’entroterra. Nel grossetano una tromba d’aria ha fatto cadere un albero su una linea elettrica e tredici poderi nella campagna di Manciano sono temporaneamente rimasti senza corrente, poi è stato attivato il gruppo elettrogeno e l’emergenza superata. Numerosi allagamenti a Roma per forti piovaschi, un centinaio gli interventi della polizia locale e dei vigili del fuoco anche per la messa in sicurezza di rami e alberi caduti o pericolanti. Anche in Ciociaria, tra la Valcomino e Cassino, si è fatta sentire una forte ondata di mal tempo e la viabilità è sotto monitoraggio per smottamenti e la caduta di massi. Proseguendo lungo lo ‘stivale,’ una eccezionale grandinata, con chicchi delle dimensioni di sassi si è abbattuta per 30 secondi sull’area flegrea nord occidentale tra Pozzuoli Toiano, Monterusciello, Bacoli e Quarto. Danni all’agricoltura, ma nulla a persone e cose. Per il forte vento di scirocco i collegamenti con Ischia e Procida sono stati un po’ a singhiozzo. A Sarno, nel Salernitano, la situazione è sotto controllo anche se costantemente monitorata e le 18 famiglie evacuate ieri sono potute rientrare nelle loro abitazioni. (ANSA).