Morbillo. Così il vaccino in 15 anni ha salvato 20 milioni di vite

Così il vaccino in 15 anni ha salvato 20 milioni di vite

«Dal 2000 al 2016 il vaccino contro il morbillo è riuscito a far calare dell’84 per cento delle morti per questa malattia, passando da circa 550.100 morti nel 2000 a 89.780 nel 2016». Lo sottolinea l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un documento aggiornato su alcune malattie infettive secondo la quale si sarebbero evitati all’incirca 20,4 milioni di decessi per morbillo. «Prima dell’introduzione del vaccino contro il morbillo nel 1963 e prima della diffusione della vaccinazione – specifica l’Oms – si sono verificate gravi epidemie circa ogni 2-3 anni e il morbillo ha causato circa 2,6 milioni di morti ogni anno».

Tra le principali cause di morto nel mondo

Nonostante la disponibilità di un vaccino efficace e sicuro, il morbillo rimane una delle principali cause di morte tra i bambini al mondo. «Nel 2016 – si legge nel documento – sono morte circa 89.780 persone, soprattutto bambini sotto i 5 anni d’età». Nel 2015 erano state 134.200: 367 morti ogni giorno, 15 morti ogni ora.

La maggior parte dei decessi per morbillo è causata da complicazioni associate alla malattia». Le più gravi sono la cecità, l’encefalite (un’infezione ce causa gonfiore del cervello), grave diarrea e una relativa disidratazione, infezioni alle orecchie o gravi alterazioni respiratorie, come la polmonite.

«È più probabile che il morbillo si aggravi nei bambini più piccoli, soprattutto quelli con carenza di vitamina A o quelli i cui sistemi immunitari sono stati indeboliti da Hiv/Aids o altre malattie», specifica l’Oms. I soggetti più a rischio sono proprio i bambini non vaccinati e le donne in gravidanza. «La stragrande maggioranza delle morti,più del 95 per cento, avviene nei Paesi a basso reddito e con infrastrutture sanitarie deboli», sottolinea l’Oms. Ad oggi, non esiste nessun trattamento antivirale contro il virus del morbillo: solo il vaccino può proteggere da questa malattia.

da Avvenire