Mondo a rischio. Appello contro le armi nucleari: «L’Italia archivi l’era atomica»

Mai più atomica. Il mondo lo ha deciso il 7 luglio 2017 quando l’Assemblea generale ha approvato il bando sulle armi nucleari. «Ai nostri figli vogliamo lasciare un mondo senza testate», aveva detto nel presentare il trattato la presidente della Conferenza Onu, Elayne Whyte Gómez. Le nove potenze atomiche, però, ignorano il divieto, entrato in vigore il 22 gennaio scorso. E l’Italia con loro. Eppure è chiaro che «la pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell’annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione».

Da questa consapevolezza, nasce il forte appello di quarantadue presidenti e responsabili nazionali di altrettante realtà cattoliche a governo e Parlamento affinché archivino la drammatica pagina del nucleare. «Il nostro Paese non ha né firmato il trattato in occasione della sua adozione da parte delle Nazioni Unite, né l’ha successivamente ratificato.

Tra i primi firmatari di questo trattato vi è invece la Santa Sede.

In Italia, nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti una quarantina di ordigni nucleari (B61). E nella base di Ghedi si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, ognuno dal costo di almeno 155 milioni di euro, in grado di trasportare nuovi ordigni atomici ancora più potenti (B61-12)», scrivono gli aderenti.

Questa si pone in stretta continuità con le esortazioni, rivolte lo stesso 22 gennaio, dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e dal vescovo Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, affinché le nazioni attuino il disarmo atomico tante volte proposto da papa Francesco. Altri vescovi italiani si sono espressi pubblicamente in questa direzione e anche numerose sedi locali di varie associazioni e movimenti cattolici hanno fatto altrettanto.

«A tutti questi appelli, unendoci convintamente alla Campagna nazionale “Italia ripensaci”, che ha registrato una vasta e forte mobilitazione su questo argomento, aggiungiamo ora il nostro e chiediamo a voce alta al Governo e al Parlamento che il nostro Paese ratifichi il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari», concludono i sottoscrittori. Ad aprire uno spiraglio in questa direzione, è stata due giorni fa la dichiarazione congiunta dei presidenti Usa Joe Biden e russo Vladimir Putin sulla stabilità strategica, al termine del bilaterale di Ginevra.

«Stati Uniti e la Russia hanno dimostrato che, anche in periodi di tensione, sono in grado di fare progressi sugli obiettivi comuni per assicurare la prevedibilità della sfera strategica, riducendo il rischio di conflitti armati e le minacce di una guerra nucleare», hanno affermato i leader, perché «la guerra atomica non può essere vinta e non deve mai essere combattuta». Il documento prosegue la strada cominciata a febbraio con l’estensione per altri cinque anni del New Strategic Arms Reduction Treaty (New Start), intesa sulla riduzione degli arsenali, firmata l’8 aprile 2010 durante le Amministrazioni di Barack Obama e Dmitrij Medvedev.

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I sottoscrittori

Il «grido» unanime di associazioni e movimenti​

Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli.

Matteo Truffelli, già presidente nazionale di Azione Cattolica.

Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione Cattolica.

Giovanni Paolo Ramonda, responsabile nazionale dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

Rosalba Poli e Andrea Goller, responsabili nazionali del Movimento dei Focolari Italia.

Don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi.

Don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Adriano Roccucci, responsabile nazionale per l’Italia della Comunità di Sant’Egidio.

Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera.

Ernesto Preziosi, presidente di Argomenti 2000.

Ernesto Olivero, fondatore del Sermig (Servizio missionario giovani).

Beppe Elia, presidente nazionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale).

Martina Occhipinti e Lorenzo Cattaneo, presidenti nazionali della Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana).

Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo, presidenti del Comitato nazionale dell’Agesci.

Franco Vaccari, presidente di Rondine, Cittadella della Pace.

Antonio Di Matteo, presidente nazionale Mcl (Movimento cristiano lavoratori).

Antonio Gianfico, presidente della Federazione nazionale società di San Vincenzo De Paoli.

Luciano Caimi, presidente di Città dell’Uomo – associazione fondata da Giuseppe Lazzati.

Ivana Borsotto, presidente della Focsiv (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario).

Antonio Lissoni, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follerau.

Luciano Corradini, presidente emerito dell’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi).

Don Riccardo Battocchio, presidente nazionale dell’Ati (Associazione teologica italiana).

Cristina Simonelli, già presidente del Coordinamento delle teologhe italiane.

Lucia Vantini, presidente del Coordinamento delle teologhe italiane.

Renata Natili Micheli, presidente nazionale del Cif (Centro italiano femminile).

Vittorio Bosio, presidente nazionale del Csi (Centro sportivo italiano).

Massimiliano Costa, presidente nazionale del Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani).

Mario Primicerio, presidente della Fondazione Giorgio La Pira.

Andrea Cecconi, presidente della Fondazione Ernesto Balducci.

Paola Bignardi, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari.

Agostino Burberi, presidente della Fondazione Don Lorenzo Milani.

Rosanna Tommasi, presidente del centro internazionale Hélder Câmara.

Fabio Caneri, presidente dell’associazione La Rosa Bianca.

Giuseppe Rotunno, presidente del Comitato per una Civiltà dell’Amore.

Antonio Caschetto, coordinatore dei programmi italiani del Movimento cattolico mondiale per il clima.

Suor Paola Moggi, segreteria della Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana).

Franco Ferrari, presidente dell’associazione Viandanti e della Rete dei Viandanti.

Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa.

Lisa Clark, associazione Beati i costruttori di pace.

Argia Passoni, responsabile nazionale della Fraternità francescana frate Jacopa.

Paolo Sales, segreteria nazionale delle Comunità cristiane di base italiane.

Diego Bellardone, presidente Afi (associazione delle Famiglie – confederazione italiana).

Piero Stefani, presidente del Sae (Segretariato attività ecumeniche).

Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative (Confederazione cooperative italiane).

Paolo Tomassone, coordinatore della rete C3dem (Costituzione, Concilio, Cittadinanza,).

Gabriele Tomasoni, presidente nazionale del Mec (Movimento ecclesiale carmelitano).

Altre adesioni

Fra Fabio Scarsato, direttore editoriale Messaggero di Sant’Antonio. Aurora Nicosia, direttrice della rivista “Città Nuova”. Padre Enzo Fortunato, direttore della rivista “San Francesco Patrono d’Italia”. Alessio Zamboni, direzione e redazione della rivista “Sempre”. Pasquale Colella, direttore della rivista “Il Tetto”. Diego Piovani, direttore della rivista “Missionari Saveriani”. Alessandro Cortesi,direttore Centro Espaces “Giorgio La Pira”. Pierangelo Monti, coordinatore del gruppo Amici di Gino Pistoni. Martino Troncatti, presidente di Acli Lombardia. Ettore Cannavera, presidente di “Cooperazione e Confronto” e responsabile della comunità “La Collina” di Serdiana. Maria Gabriella Esposito, presidente Uciim della diocesi di Teramo-Atri. Gennaro Scialò, presidente del Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco. Roberto Marcelli, presidente di Raphaël, cooperativa sociale onlus di Clusane d’Iseo. Carla Biavati, presidente dell’Associazione per la nonviolenza attiva. Maurizio Certini, responsabile del Centro internazionale studenti “G. La Pira” di Firenze. Giorgio Grillini, presidente della cooperativa sociale frate Jacopa. Davide Bertok, responsabile dell’associazione Mondo senza guerre e senza violenza. Maria Pierina Peano, responsabile dell’associazione Comunità di Mambre. Mario Metti, presidente dell’associazione Mamre di Borgomanero. Irene Larcan, presidente della Fraternità di laici domenicani “Annunciazione del Signore” di Agognate. Maria Laura Tortorella, presidente di “Patto Civico”. Giuseppe Licordari, referente di “Reggio Non Tace” e della Comunità di vita cristiana. Andrea Zucchini, presidente dell’associazione Igino Giordani. Antonella Lombardo, presidente di “Dancelab Armonia”. Paolo Magnolfi, presidente di Nuova Camaldoli APS. Fratel Antonio Soffientini, responsabile della Comunità comboniana di Venegono Superiore. Luciano Ferluga, presidente comitato Pace, convivenza e solidarietà “Danilo Dolci” di Trieste. Antonio Francesco Beltrami, presidente associazione Famiglie Nuove della Lombardia Aps.

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