missione di Chiesa è l’annuncio, per attrazione della libertà e non per altre vie

Fin dal “Mattino”: ma altro che buongiorno! Ieri (pp. 1 e 9) Marcello Pera con due annunci ferali: «Il centrodestra è finito» e «La Chiesa subirà le unioni civili»! Doppia spazzolata “alzo zero”. Qui la seconda. Per lui oggi l’opposizione della Chiesa italiana alle leggi dette per i «diritti civili» è «solo virtuale». E perché? Perché «la Chiesa» come tale – attaccata in modo inelegante e maldestro nella persona del vescovo segretario della Cei Galantino – sul punto non ha fatto «marce» clamorose e neppure «sfilate» silenziose, lasciando ai laici scelte e responsabilità… Certe “nostalgie” paiono davvero sbilanciate, tanto più che leggi – testuale! – che per lui «Francesco riduce la Chiesa a un ospedale da campo» animato «solo dall’azione e non anche dalla spiritualità da offrire all’uomo». Che dire? Un paio di domande. Ha studiato tanto Popper, Pera, ma poi forse ha smesso di leggere, e così evita anche di ascoltare, vedere e capire, parole e gesti del Papa? Consentirsi, tra l’altro, di presentare questo docente ed ex politico come «gemello» intellettuale di Benedetto XVI pare esagerazione (o millanteria) di basso conio. Ma c’è anche una seconda domanda: stesso giorno, ieri, stesso “Mattino”, stessa pagina 9, e proprio a proposito dello stesso disegno di legge sugli stessi cosiddetti «diritti civili», si legge che ci sarebbe un’«insopportabile intromissione dei vescovi»! Che doppiezza sopraffina! Togliatti era soltanto un principiante… E a proposito, sempre ieri, “Corsera” (p. 1) leggo questo titolo: «Le lezioni della storia». Ecco: forse a chi ha memoria lunga e confronta passato e presente, risulta chiaro che qualcuno, in casa ecclesiale, certe lezioni della storia le tiene presenti. Tutto qui: con buona pace – tra “Mattino” e “Corsera” – non è il caso che i vescovi si sostituiscano ai fedeli laici e rinuncino a guidarli da pastori: missione di Chiesa è l’annuncio, per attrazione della libertà e non per altre vie.

avvenire