Manovra 2018. Aiuti a chi cura un familiare malato. E credito d’imposta per le librerie

Un fondo per sostenere chi si prende cura dei familiari, un credito d’imposta per rilanciare le librerie, un finanziamento speciale per il cimitero del Vajont. Ecco i principali emendamenti alla manovra approvati lunedì 27 dalla commissione Bilancio del Senato. Il testo andrà in aula il 29 novembre.

Sostegno a chi cura un familiare malato (caregiver)

Approvato all’unanimità un emendamento all’articolo 30 della manovra che prevede l’istituzione, presso il ministero del Lavoro, di un Fondo per il sostegno del titolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020. Nel testo, a prima firma Laura Bignami (Gruppo Misto), si legge che il Fondo “è destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare“.

Questo caregiver, in un apposito articolo, viene definito come “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai senti della legge n. 76 del maggio 2016”.

Caregiver è anche chi si prende cura di un familiari entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé. Nel 75% dei casi caregiver è donna.

Credito d’imposta per le librerie

Nel limite di spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2018 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019, viene riconosciuto “un credito di imposta parametrato agli importi pagati quali Imu, Tasi e Tari”, nonché alle eventuali spese di affitto dei locali delle librerie. Il credito di imposta è stabilito nella misura massima di 20 mila euro per gli esercenti di librerie indipendenti, che non risultano cioè ricomprese in gruppi editoriali, e di 10 mila euro per gli altri esercenti.

Il registro degli agenti sportivi

Atleti e società sportive potranno avvalersi solo di procuratori iscritti al Registro nazionale degli agenti sportivi. Lo prevede un emendamento approvato in Commissione e promosso dal gruppo Ala. Il Registro viene istituito presso il Coni. Al esso “deve essere iscritto” chi “in forza di un incarico redatto in forma scritta mette in relazione due o più soggetti operanti nell’ambito di una disciplina sportiva riconosciuta dal Coni ai fini della conclusione di un contratto di prestazione sportiva di natura professionistica, del trasferimento di siffatta prestazione o del tesseramento presso una federazione sportiva professionistica”. Gli iscritti, che non devono aver riportato “condanne per delitti non colposi nell’ultimo quinquennio”, dovranno superare una prova abilitativa, ma “è fatta salva la validità dei pregressi titoli abilitativi rilasciati prima del 31 marzo 2015”. Si sarà iscritti “dietro pagamento di un’imposta di bollo annuale di 250 euro”.

Agli atleti e alle società “è vietato avvalersi di soggetti non iscritti nel Registro pena la nullità dei contratti, fatte salve le competenze professionali riconosciute per legge”.

6 milioni di euro per il Carnevale

Per i festeggiamenti del Carnevali viene messo a disposizione un fondo di 2 milioni di euro all’anno per il triennio 2018, 2019, 2020. “È un riconoscimento importante per manifestazioni che contribuiscono in modo rilevante al boom turistico dell’Italia”, afferma il senatore Pd Andrea Marcucci, commentando l’emendamento a sua prima firma. Il testo aveva provocato le critiche del Movimento 5 Stelle. Per i pentastellati, il senatore dem ha così aiutato la sorella, che è presidente della Fondazione del Carnevale di Viareggio.

Assunzioni in Farnesina

Il ministero degli Esteri è autorizzato a bandire concorsi per titoli ed esami e conseguentemente ad assumere a tempo indeterminato fino a 75 dipendenti della terza area funzionale, posizione economica F1, ivi inclusa l’area della promozione culturale, per ciascuno degli anni 2018 e 2019. Per l’attuazione del presente comma è autorizzata la spesa di euro 1.462.500 per l’anno 2018 e di euro 5.850.000 a decorrere dall’anno 2019.

Finanziamento per il cimitero del Vajont

Al Cimitero monumentale delle vittime del Vajont, dichiarato Monumento nazionale dal decreto del presidente della Repubblica 2 ottobre 2003, è assegnato un contributo di euro 50mila per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020″, per un totale di 150 mila euro nel triennio.

da Avvenire