L'irresponsabile iniziativa del rogo del Corano

Tensione alle stelle alla vigilia del nono anniversario dell’attacco al World Trade Center di New York, per l’irresponsabile iniziativa di un pastore protestante della Florida che – proprio nell’anniversario dell’11 settembre – ha indetto il Koran Burning Day ("giornata del rogo del Corano"). Il protagonista della vicenda sembra avere rinunciato ai suoi provocatori propositi. Il Koran Burning Day non avrà luogo, ma in tutto il mondo si è ormai innescato un pericoloso meccanismo di reazione fomentato da un’enorme circuito mediatico. In Indonesia, il più popoloso Paese musulmano del mondo, hanno avuto luogo molte manifestazioni di protesta e in Afghanistan una persona è stata oggi uccisa durante una dimostrazione indetta davanti a una base Nato. Il timore – espresso dal segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, oltre che dal presidente Obama – è che l’ondata di indignazione suscitata nei Paesi islamici possa tramutarsi in minacce all’incolumità dei militari e dei civili statunitensi impegnati in Afghanistan e in Iraq. Ma l’attenzione non è solo mirata a queste Nazioni. L’Interpol ha diramato un allarme per possibili attentati ai 188 Paesi membri dell’organizzazione su richiesta del ministro degli Interni pakistano. "Non siamo in possesso – ha sottolineato il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble – di alcun dettaglio particolare sulla forma che potrebbero prendere questi attacchi terroristici. Ma è chiaro che se il progetto di bruciare il Corano si realizzasse, ci saranno conseguenze tragiche". Anche il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha unito questa mattina la sua voce al già nutrito coro di condanne, definendo l’eventuale rogo un gesto irresponsabile e un pericolo per la pace. Voci come quella del pastore della Florida – ha infine commentato il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, intervenendo su "La Stampa" – "sono voci che non vorremmo più sentire, perché rievocano false e odiose teorie su scontri tra religioni e civiltà, tra occidente e islam" sulle quali "specula oggi il terrorismo". (©L’Osservatore Romano – 11 settembre 2010)