L’emergenza. Morto un altro clochard, in Italia più di 51mila a rischio per il freddo

‘uomo trovato stamattina su una panchina davanti alla stazione di Tortona. E’ la seconda vittima causata da ipotermia in questo freddo mese di dicembre. Ieri un 64enne rinvenuto senza vita a Milano

Un clochard in un sottopassaggio della ferrovia a Milano. Sono circa 51mila in Italia le persone che non hanno un tetto

Un clochard in un sottopassaggio della ferrovia a Milano. Sono circa 51mila in Italia le persone che non hanno un tetto

avvenire

Un clochard di 48 anni, di origine romena ma cittadino italiano, è stato trovato morto questa mattina su una panchina della stazione ferroviaria di Tortona (Alessandria). Si tratta della seconda vittima uccisa dal freddo di questo inizio dicembre dopo quella scoperta ieri poco dopo le 7 alla periferia Milano, nei pressi di una stazione della metropolitana, anche in questo caso un senza dimora di nazionalità romena, che aveva 64 anni ed era costretto a muoversi su una carrozzina.

Il senza dimora deceduto nella cittadina piemontese si chiamava Fanica Barani ed era stato notato altre volte nei giardini di fronte allo scalo ferroviario. Si era coricato in piazza Fiume e aveva addosso delle coperte azzurre. L’uomo non rispondeva nè accennava a muoversi. A notarlo sono stati i viaggiatori diretti ai treni che hanno dato l’allarme chiamando il 118 e i carabinieri.

In base a una stima di Uecoop (Unione europea delle cooperative), sono più di 51mila i senzatetto a rischio freddo in Italia con sistemazioni precarie sui marciapiedi, nelle stazioni e sotto i portici delle città. Per loro l’unica speranza sono i servizi di assistenza dei comuni, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali che si occupano delle fasce più disagiate. L’abbassamento delle temperature sta creando una situazione ad alto rischio per chi non ha una casa o un rifugio – spiega Uecoop – dai clochard ai ragazzi sbandati, dagli anziani ai padri separati e magari disoccupati che non hanno più le risorse per pagarsi una abitazione.

Dai dati Istat presentati da Uecoop risulta che più di 8 senzatetto su 10 sono maschi e in oltre la metà dei casi si tratta di stranieri. Si tratta – sottolinea l’associazione – di una fascia di disagio sociale che comprende i 300mila nuovi poveri i quali fra il 2016 e il 2017 hanno fatto superare all’Italia la quota di oltre 5 milioni di persone che vivono in miseria. Un panorama di difficoltà materiali e sociali nella rientrano anche 1,4 milioni di cittadini sopra i 65 anni che non possono pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento. A fronte di situazioni di bisogno sempre più ampie – prosegue Uecoop – emerge la necessità di un maggiore coinvolgimento delle oltre 9.700 cooperative sociali e di assistenza che operano in Italia. In questo scenario risulta strategico potenziare un sistema di welfare che valorizzi la parte più avanzata quel mondo cooperativo per affiancare con qualità e professionalità il servizio pubblico dando risposte ai bisogni della gente e al tempo stesso promuovendo il lavoro e l’occupazione.