«Ma come fa Gesù a sentirmi se il Cielo è lontanissimo?». «Dio sa il mio nome?». «Perché le maestre ci parlano solo delle cose brutte che hanno fatto i Papi?». Tanto per fare qualche esempio. «I bambini – sottolinea monsignor Lonardo – già da piccolissimi si interrogano su questioni grandi come la vita, la morte, il bene e il male». Sono «soggetti religiosi profondissimi – osserva padre Botta – che hanno domande grandi come quelle dei filosofi. Noi siamo convinti della serietà degli interrogativi che pongono, anche se abbiamo deciso di conservarne la freschezza, senza modificarne il linguaggio».
Di qui l’invito a rispondere «in modo semplice ma non semplicistico», come suggerisce monsignor Lonardo. Utilizzando parole adatte ai più piccoli, dunque, ma senza tralasciare i concetti profondi della fede cristiana. Le risposte date da padre Botta partiranno sempre da un versetto del Vangelo della domenica successiva. «In questo modo i genitori saranno aiutati anche nella spiegazione della Messa», aggiunge il direttore dell’Ufficio catechistico. Tutta l’iniziativa, infatti, è pensata come «sostegno alle famiglie nell’educazione dei piccoli – spiega –. È uno dei frutti del Convegno diocesano dello scorso giugno, dedicato alla pastorale battesimale».
Il primo video è stato girato sul tetto della chiesa di Santa Maria in Vallicella, nel cuore di Roma. «Poi ci sposteremo in altri luoghi – dice padre Botta – ma sempre significativi».