Lavoro. Via libera al decreto flussi per 30mila lavoratori extracomunitari

Avvenire

Via libera al decreto flussi per 30mila lavoratori extracomunitari

Via libera al decreto flussi. Potranno entrare in Italia 30.850 lavoratori non comunitari nell’ambito del decreto flussi 2019. Lo prevede il provvedimento del presidente del Consiglio pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e firmato dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Una quota quest’anno (100 unità) è stata riservata anche a lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile. Per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, gli stranieri ammessi sono 12.850. Per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, la quota è di 18.000 unità. Le quote per lavoro subordinato, stagionale e non stagionale, previste dal decreto, sono ripartite dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le regioni e le province autonome. Scatta la corsa all’ingresso di 18 mila lavora- Vtori stagionali extracomunitari in Italia. Il provvedimento che regola l’arrivo di manodopera straniera in Italia – spiega la Coldiretti – prevede la presentazione fino al 31 dicembre 2019 delle domande telematiche di ingresso attraverso il sistema attivo sul sito del Ministero.

La quota riguarda lavoratori subordinati stagionali di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Da oggi sono disponibili i moduli per la precompilazione delle istanze; dalle 9 del 16 aprile 2019 sarà possibile inviare le istanze di nulla osta all’ingresso per lavoro subordinato non stagionale. Il ‘click day’ per gli stagionali è fissato per mercoledì 24 aprile, sottolinea ancora la Coldiretti.

Si tratta di lavoratori che troveranno occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo, è il settore con maggiori opportunità occupazionali in particolare nelle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. Col nuovo decreto sarà anche possibile convertire 4.750 permessi per lavoro stagionale in lavoro subordinato, il chè consentirà a molte aziende agricole di stabilizzare il rapporto con i propri dipendenti stranieri. L’ultimo Testo Unico sull’Immigrazione, rileva infine la Coldiretti, ha semplificato i requisiti per la richiesta del permesso stagionale e la procedura di accoglimento dell’istanza per ‘silenzio-assenso’; è sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso.