Las Vegas, al Ces computer indossabili. Ecco i trend del 2014

2014 Consumer Electronics Show (CES) in Las Vegas (ansa)

di Vittoriano Vancini

Un milione e mezzo di smartwatch, 99 mila stampanti 3D, quasi mezzo milione di televisori UltraHD da otto milioni di pixel. Sono le stime sui prodotti emergenti presentate ieri sera da Shawn DuBravac, il capo dei ricercatori economici e di mercato dell’Associazione americana dei produttori elettronici (CEA), alla stampa nella conferenza che ha dato il fischio d’inizio alla parte dedicata alla stampa della Fiera mondiale dell’elettronica di Las Vegas, l’International CES 2014, che si apre al pubblico il 7 gennaio.

Secondo DuBravac, computer indossabili e sensori sono due elementi fondamentali del futuro prossimo, anzi già del 2014, dell’elettronica di consumo che vedrà presto anche l’arrivo di dispositivi ‘ibridi’ con funzioni robotiche e di intelligenza artificiale. L’industria del settore, sostiene il capo dei ricercatori del CEA è destinata ad espandersi oltre i suoi tradizionali confini proprio perché “i consumatori stanno cominciando ad adottare tecnologie che fanno uso di sensori sempre più sofisticati e grazie alla sempre maggiore portabilità, indossabilità e connettività dei computer”.

I ricercatori di mercato della Consumer Electronic Association americana, che rappresenta un’industria da 203 miliardi di dollari l’anno, hanno individuato quattro trend principali di sviluppo dell’elettronica di consumo, che già in parte si intravedono tra i 20 mila nuovi prodotti presentati a Las Vegas quest’anno: ‘personalizzazione’ di massa, espansione multimediale degli schermi domestici e personali, ‘autonomia’ dei sensori e diffusione di ‘dispositivi di gestione dei contenuti’. Questi ultimi prendono origine da tutta una serie di funzioni che già esistono, come per esempio i film consigliati da Netflix o i prodotti e i libri che ‘potrebbero interessare’ di Amazon, basati su scelte fatte dall’utente in precedenza, ma anche a quelle fatte da altri utenti che hanno profili simili, e che potrebbero portare a nuovi prodotti in un futuro. La ‘personalizzazione’ dei prodotti, invece, sta diventando di massa grazie a tecnologie emergenti come la stampa 3D che qui a Las Vegas è rappresentata da uno degli stand più grossi, zeppo di espositori.

L’espansione multimediale degli schermi è un altro trend di spicco e vede soprattutto la diffusione di megadisplay da decine di pollici e dispositivi con schermi da una decina di pollici o meno, ovvero tablet e smartphone, a cui, sottolinea il ricercatore, si stanno per aggiungere anche gli emergenti smartwatch. “I tablet che non esistevano fino al 2009, saranno presenti quest’anno nel 50% delle case Usa. E per quanto riguarda le vendite degli smartphone, ci si attende che sorpassino quelle dei pc entro quest’anno il prossimo”. In merito agli UltraHD, al centro delle due precedenti edizioni del CES, dopo le appena 60 mila unità vendute nel 2013, non solo per colpa dei prezzi, la CEA prevede nel 2014 vendite per 485 mila unità, ma nel 2017 dovrebbero superare i tre milioni. La diffusione di smartphone, tablet e dei computer indossabili secondo il ricercatore stanno rendendo possibile la realizzazione di nuove tecnologie. “Smartphone e tablet – ha spiegato DuBravac – si stanno rilevando fondamentali nello sviluppo dell”Internet delle cose’.

Oggi due terzi degli adulti negli Usa che si connettono a Internet possiedono uno smartphone e il 43% un tablet, che tre anni fa non aveva nessuno. Questa vasta base di dispositivi connessi sta portando allo sviluppo di apparecchi elettronici che sfruttano questa connettività diffusa in un modo inimmaginabile solo pochi anni fa: caffettiere, chiavi, termostati, monitor per la salute e il fitness. E il loro numero sta crescendo velocemente come testimonia questa edizione del CES. “Possono per esempio rilevare se il guidatore di un auto sta avendo un colpo di sonno, avvertendolo o addirittura prendendo il controllo della vettura grazie al ‘cruise control’. Le possibilità sono davvero molte, ma staremo a vedere”, ha concluso.

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