La vita eterna nel pieno risvolto escatologico comincia già ora




Il tema centrale è quello della pastoralità a partire dalla risurrezione. Esso ci suggerisce due possibili percorsi: il primo è quello delle figure dei Pastori. Paolo e Barnaba sono gli annunciatori posti come luce delle genti, per portare la salvezza agli estremi confini del mondo. L’Agnello pastore è capace di guidare alle fonti dell’acqua della vita perché è stato immolato. Gesù è buon pastore perché custodisce con la sua mano le pecore che il Padre gli ha dato.

Il secondo percorso è quello della vita eterna come frutto di ogni pastoralità. Le letture ci fanno contemplare tre diverse fasi. La vita eterna presente nel disegno di Dio prima ancora che noi la scopriamo appare nella vicenda di quanti si rivelano destinati alla vita eterna perchè capaci di accogliere la parola degli Apostoli (At) e in quella delle pecore che ascoltano la voce di Gesù perché già donate a Lui dal Padre (Gv). La vita eterna vissuta nel concreto della storia viene descritta nel faticoso passaggio attraverso la tribolazione lavando le vesti nel sangue dell’Agnello (Ap) e nell’annuncio rischioso a causa  della gelosia e della persecuzione (At). La vita eterna nel pieno risvolto escatologico comincia già ora nell’inserimento del credente nel vita intratrinitaria delle persone divine (Gv) per dispiegarsi nella guida escatologica dell’Agnello pastore.    (di don Fabrizio Crotti – per il foglietto parrocchiale del 25/Aprile/2010)