LA PAROLA 9 marzo 2016

Mercoledì
Santa Francesca Romana (mf)
4.a di Quaresima – IV
Misericordioso e pietoso è il Signore
Liturgia: Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù Cristo, tu sei il Verbo di Dio Padre in tutta la tua umanità. Insegnaci come vedere le tue azioni e vivere in conformità ad esse, come nel corso della tua vita terrena tu hai contemplato l’azione del Padre che è nei cieli, e hai agito parlando umanamente, in conformità con essa. Insegnami a compiere la volontà di Dio, facendo il bene intorno a me e servendo il mio prossimo secondo il tuo esempio.

ANTIFONA D’INGRESSO
Signore, innalzo a te la mia preghiera; nel tempo opportuno mi rivolgo a te, o Dio. Rispondimi nel tuo grande amore, nella tua fedeltà al patto di salvezza”.

COLLETTA
O Padre, che dai la ricompensa ai giusti e non rifiuti il perdono ai peccatori pentiti, ascolta la nostra supplica: l’umile confessione delle nostre colpe ci ottenga la tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Is 49,8-15)
Ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore: «Al tempo della benevolenza ti ho risposto, nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra, per farti rioccupare l’eredità devastata, per dire ai prigionieri: “Uscite”, e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. Non avranno né fame né sete e non li colpirà né l’arsura né il sole, perché colui che ha misericordia di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti d’acqua. Io trasformerò i miei monti in strade e le mie vie saranno elevate. Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente e altri dalla regione di Sinìm». Giubilate, o cieli, rallégrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri. Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)
Misericordioso e pietoso è il Signore.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Misericordioso e pietoso è il Signore.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Misericordioso e pietoso è il Signore.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Misericordioso e pietoso è il Signore.

CANTO AL VANGELO (Gv 11,25.26)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chiunque crede in me non morirà in eterno.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO (Gv 5,17-30)
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù, secondo i Giudei, non solo viola la legge del Sabato, ma addirittura si proclama Figlio di Dio, il che risuona alle loro orecchie come una gravissima bestemmia. Egli, però precisa che sta adempiendo una missione voluta dal Padre celeste, sta rivelando al mondo la sua natura e la natura stessa di Dio. Sta proclamando la sua infinita misericordia verso l’umanità intera. L’amore infinito però non è disgiunto dal giudizio derivante dalla manifestazione visibile delle opere, che tutte mirano all’accettazione nella fede e alla conversione. Il rifiuto dinanzi all’evidenza e gravemente peccaminoso ed imperdonabile. Egli è la vita vera, la luce che illumina ogni uomo, è venuto fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto, anzi proprio i Giudei si sono fatti protagonisti di una aperta contestazione, che presto si tramuterà in persecuzione e trama di morte. Dare la vita è la parte essenziale della missione di Cristo. risuscitare i morti è il compito affidatogli dal Padre. Tutti i segni che egli va operando mirano a suscitare la fede nel Figlio di Dio, padrone dalla vita e fonte di una vita nuova. È l’attesa dell’umanità inferma, di tutti coloro che sono precipitati negli inferi del male del peccato ed attendono una voce liberatrice. Il Figlio dell’uomo dovrà calarsi anch’egli in un sepolcro, dovrà sperimentare la morte per poi come trionfatore sulla morte sul peccato, risorto, scendere negli inferi a richiamare alla vita tutti coloro che giacciono nelle tenebre e nell’ombra della morte. Questa è «l’ora» segnata da Dio per il suo Figlio prediletto, ma è anche l’ora della risurrezione, il momento incessante della storia di uscire dalle fauci del male e dal buio dei sepolcri. Quella voce e quell’invito risuona ormai incessante nella storia dell’umanità, ci sorge perciò il dubbio che ancora una volta si sia spenta la fede e la fiducia nel nostro mondo e allora abbiamo da celebrare solo lutti e morti, violenze e guerre per moltiplicare i sepolcri e rendere incessante il lutto e il lamento, ma la Pasqua è ormai vicina, non possiamo spegnere la speranza. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Signore Dio nostro, la potenza di questo sacrificio elimini in noi le conseguenze del peccato, e ci faccia crescere come nuove creature. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Dio ha mandato il Figlio nel mondo non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Abbiamo ricevuto i tuoi doni, Signore: non permettere che diventi motivo di condanna il sacramento istituito per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Tu sia adorato, Signore Gesù Cristo. Tu sei la nostra via verso il Padre, e adorandoti io adoro il Padre. Grazie per il dono della fede che dà la vita. Conforta la mia fragile fede e insegnami come agire per amore. Converti tutti gli uomini della terra affinché nessuno dei nostri fratelli e sorelle si perda e compaia per un giudizio di condanna davanti al tuo tribunale quando verrai per virtù del Padre. Da’ alla Chiesa la forza dello Spirito, affinché noi diventiamo gli strumenti di una conversione universale.

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