LA PAROLA 24 febbraio 2016 Mercoledì S. Edilberto re 2.a di Quaresima

Salvami, Signore, per la tua misericordia

Liturgia: Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, vorrei seguirti proprio come la roccia che si spostava nel deserto, vorrei bere al tuo costato ferito, vorrei succhiare il sangue prezioso dell’amore. Come l’apostolo, vorrei essere sempre con te e solo con te, anche se dovessi versare il mio sangue nell’estrema testimonianza. Voglio seguirti sulla terra ed entrare con te nelle regioni celesti. Non ho rifiutato il calice che il Padre mi ha dato da bere, perciò ricordati di me, Signore, quando verrai nel tuo Regno.

ANTIFONA D’INGRESSO
Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.

COLLETTA
Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia nell’impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto nel cammino di questa vita e guidala al possesso dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Ger 18,18-20)
Venite, e colpiamo il giusto.
Dal libro del profeta Geremia
[I nemici del profeta] dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me. Si rende forse male per bene? Hanno scavato per me una fossa. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)
Salvami, Signore, per la tua misericordia.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Salvami, Signore, per la tua misericordia.
Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all’intorno!»,
quando insieme contro di me congiurano,
tramano per togliermi la vita.
Salvami, Signore, per la tua misericordia.
Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.
Salvami, Signore, per la tua misericordia.

CANTO AL VANGELO (cf. Mc 10,45)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Lode e onore a te, Signore Gesù.

VANGELO (Mt 20,17-28)
Lo condanneranno a morte.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.

OMELIA
Sin dagli esordi della sua predicazione Gesù andava annunciando l’avvento del Regno. Appare evidente che molti non ne avevano compreso la natura e le caratteristiche. I più lo riducevano a dimensioni umane prevedendo logicamente un re, i suoi ministri, il potere e la gloria. È perciò comprensibile lo sbigottimento dei Dodici al sentire il loro Maestro parlare di condanna a morte, di flagellazione e addirittura di crocifissione e di morte. Egli aggiunge: «Ma il terzo giorno risorgerà». L’annuncio e la promessa finale della risurrezione non è sufficiente però a fugare e correggere le loro illusioni. Costatiamo ancora una volta che quando si profila l’ombra della croce, se la grazia non ci sostiene e lo Spirito non ci illumina, sgorga in noi istintivamente il rifiuto. È troppo lontano quel segno dai nostri sogni di gloria. La mente umana non riesce a comprendere che una liberazione totale, un riscatto dal male, un nuovo e definitivo patto di alleanza tra Dio e gli uomini, debba passare per la via oscura della morte e della croce. Ancora oggi quel segno di morte e di vittoria diventa motivo di fede e di speranza per molti, per altri però è motivo di scandalo, specie se lo si vuole giudicare solo con i limiti dello sguardo della ragione umana. Davvero i disegni di Dio trascendono ogni umana immaginazione: nessuno al mondo avrebbe potuto pensare che la redenzione si dovesse attuare mediante l’umiliazione del figlio di Dio nell’incarnazione prima, e poi nella crudelissima passione e nella sua morte nell’ignominia della croce. Chi del resto avrebbe potuto misurare in anticipo l’immensità dell’amore di Dio e della sua misericordia senza limiti? Avremmo dovuto saper valutare prima la gravità del peccato e tutte le sue funeste conseguenze. La via della vera gloria ha ora un percorso completamente diverso: consiste nella sequela di Cristo, consiste nel bere il calice amaro del dolore e delle nostre umane passioni fino al martirio, fino alla croce, abbracciata come lui per amore. Chi vuole diventare grande dice più esplicitamente Gesù, contrariamente all’andazzo del mondo, «si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti». Questa dimensione dell’amore era completamente ignota prima di Cristo. Ora è motivo fondamentale della nostra fede e orientamento sicuro del nostro agire. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Volgi con bontà lo sguardo, Signore, alle offerte che ti presentiamo, e per questo santo scambio di doni liberaci dal dominio del peccato. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Il Figlio dell’uomo è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti gli uomini”.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Questo sacramento, Signore Dio nostro, che ci hai donato come pegno di immortalità, sia per noi sorgente inesauribile di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
“Io veglio in una notte fonda. Quando sarà di nuovo mattina, Signore, rischiara e guida la mia anima sul sentiero dei tuoi comandamenti; insegnami, Salvatore, a fare la tua volontà. Per il peccato la notte ha invaso la mia anima, la mia vita si è bloccata nelle tenebre senza possibilità di uscita. Tu solo, mio Dio, puoi fare di me un figlio della luce. Come il figliol prodigo, ho dissipato i tuoi doni, il mio spirito lontano da te si è oscurato nella menzogna, ma io mi rialzerò dall’ombra della morte e ritornerò da te”.

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