LA PAROLA 11 marzo 2016

Venerdì
San Costantino
4.a di Quaresima – IV
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato
Liturgia: Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, fa’ che oggi io sappia giudicare tutte le cose con un giudizio equo, secondo il tuo pensiero, che io sappia riconoscere tutti quelli che mi mandi, e non limitare la mia fede al conformismo e ai segni esteriori. Concedimi il coraggio di essere tuo testimone per mezzo della parola e del compimento del bene. Resta con me, e non permettere che io mi allontani da te.

ANTIFONA D’INGRESSO
Salvami, o Dio, per il tuo nome, e nella tua potenza rendimi giustizia. Ascolta, o Dio, la mia preghiera, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

COLLETTA
Padre santo, che nei tuoi sacramenti hai posto il rimedio alla nostra debolezza, fa’ che accogliamo con gioia i frutti della redenzione e li manifestiamo nel rinnovamento della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Sap 2,1a.12-22)
Condanniamolo a una morte infame.
Dal libro della Sapienza
Dicono [gli empi] fra loro sragionando: “Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di aver Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 33)
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 8,15)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO (Gv 7,1-2.10.25-30)
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne.
Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Parola del Signore.

OMELIA
Il libro Sapienziale, nella prima lettura, trasmette un giudizio di condanna emesso da “empi” nei confronti di un giusto, la cui condotta è un rimprovero severo: “Ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l’educazione da noi ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore”. In queste righe si avverte una anticipazione profetica del destino di Gesù e delle accuse che gli furono mosse ripetutamente: rancori, insidie, insulti, fino alla condanna a morte. Ma l’autore conclude: La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure”. Nel Vangelo Giovanni attesta la serenità di Gesù, che prosegue tranquillamente la sua missione e si sforza di far capire la sua origine e identità: “Chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato”. Quel coraggio nel proclamare la verità, è un dono di Dio; è anche il risultato di una riflessione perseverante sul nucleo di fede. Il cristiano, sull’esempio di Gesù, è credibile se è davvero credente. La vera fede è lontana dalla magia o dalla religiosità emotiva. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
La potenza di questo sacrificio ci liberi, Signore, dal peccato e ci faccia giungere più puri alle feste pasquali, principio della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
In Cristo abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Padre, questo sacramento che segna per noi il passaggio dall’antica alla nuova alleanza, ci spogli dell’uomo vecchio e ci rivesta del Cristo nella giustizia e nella santità. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Grazie, Signore, per il giorno di oggi. Lo rimetto nelle tue mani con tutto ciò che esso ha comportato. Grazie, Signore, per i tuoi doni, per ogni bene che, grazie alla tua potenza, abbiamo potuto compiere. Perdonami per il male che ho fatto, e per il bene che non abbiamo fatto né io né il mio prossimo. Ti affido i dolori e le tragedie della terra e di coloro che soffrono. Metto in te la mia fiducia.

fonte: laparola.it