La musica per salvare i giovani dalla schiavitù e dalla violenza

Salvare il futuro dei giovani che vivono in condizioni di marginalità attraverso l’educazione, la scuola, l’istruzione. E’ il comune denominatore dei due progetti che il Concerto di Natale in Vaticano potrà sostenere, l’uno di Scholas Occurrentes che vuole intervenire sulla piaga del bullismo e l’altro promosso dalla Fondazione Don Bosco nel mondo per aiutare i bimbi schiavizzati nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo.

L’arte a servizio della pace e della fraternità
Artisti di diverse nazionalità si alterneranno in Aula Paolo VI offrendo la loro creatività per inviare al mondo un messaggio di “pace, tenerezza , accoglienza”, come ha chiesto loro il Papa ieri ricevendoli in udienza. “E’ stato un momento molto bello” racconta  al microfono di Federico Piana, mons Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che organizza l’evento. “Il Mistero del Natale” dice “ci aiuta a spalancare la nostra coscienza e a guardare chi vive in difficoltà e l’arte in particolare riesce, come ci ha detto il Papa a toccare i registri più intimi e a seminare tenerezza. Il Santo Padre non si stanca di dire che per educare servono tutti i linguaggi, della mente, del cuore e delle mani”.

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