LA LITURGIA DELLE CENERI IN CATTEDRALE

I fedeli, quasi tutti raccolti nella navata centrale, intorno al luogo della Parola e della Cattedra episcopale, erano più di trecentocinquanta (nonostante la pioggia e l’ora serale per gli anziani: ricordiamo che la Cattedrale si può solo raggiungere a piedi e i parcheggi non sono vicini!). I fedeli erano non solo dell’Unità pastorale Duomo-S. Prospero, ma anche, come già da alcuni anni, della parrocchia di San Giacomo, presente con il diacono Pierangelo Roncalli (mentre il parroco Don Alcide Pecorari è da alcuni giorni bloccato in casa per influenza). Tra i fedeli si è notato anche quest’anno un bel gruppo di giovani universitari e lavoratori, in gran parte legati all’associazione “Opera di Nazareth”, presente con il responsabile diocesano Loris Lanzoni.
Con la proclamazione dal pulpito centrale, raggiunto in processione col Lezionario dai lettori e dal salmista (il seminarista Stefano B.) e dal diacono seminarista Roberto nella processione solenne con l’Evangeliario, le luci e l’incenso, la liturgia della Parola sta diventando sempre più importante nelle celebrazioni in Cattedrale (non è solo un preambolo all’omelia o alla liturgia eucaristica!).
Il Vescovo, dalla cattedra vicina ai fedeli, ha evidenziato, alla luce della Parola proclamata, gli snodi del messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2010.
Suggestivo anche il rito delle Ceneri: compiuto, come prevede il Cerimoniale dei Vescovi, dalla cattedra, quest’anno è stato visto meglio, più da vicino dai fedeli — ad es. quando il Vescovo, dopo aver benedetto le Ceneri, è stato il primo a riceverle — e si è colto meglio il legame con la Liturgia della Parola.
Nelle preghiere dei fedeli si è pregato per la Chiesa, chiamata in questo tempo di Quaresima, ad imitare il suo Signore nella ricerca e nella messa in pratica della volontà del Padre; in comunione col Papa, si è pregato per le Chiese perseguitate, sono state ricordate le vittime in odio alla fede cristiana a Mosul (Iraq) nei giorni scorsi, e si è pregato per l’unità dei cristiani ricordando come quest’anno tutte le confessioni iniziano questa settimana (tra il 14 e il 21 febbraio) la Quaresima per arrivare a celebrare la Pasqua nella stessa domenica, il 4 aprile. Si è pregato per la nostra Chiesa diocesana, per i ritiri quaresimali sulla lettera ai Romani dei laici (la mattina del 28 febbraio in Seminario), dei preti e dei diaconi (4 turni a Carpineti, dalla II alla V settimana di Quaresima), dei ministri della Parola e della Comunione (il pomeriggio del 21 marzo in Duomo).
Una speciale preghiera per i 24 catecumeni giovani-adulti che verranno presentati nella Stazione quaresimale cittadina di venerdì 26 febbraio in Ghiara e per tutti i gruppi parrocchiali che si stanno preparando alla Confermazione, all’Eucaristia, alla Confessione. Infine, una preghiera per il nostro Paese in questo momento difficile, perché non prevalga l’egoismo sulla ricerca del bene comune, e per la nostra città, perché i rapporti siano fondati sulla giustizia e sulla verità.
Nella liturgia ben preparata, tuttavia, è mancata (per dimenticanza!) la processione dei doni, che, nella Cattedrale rinnovata, segna anche col movimento dei fedeli e del Vescovo che riceve i doni, la salita all’altare e quindi il passaggio alla liturgia eucaristica. Tuttavia — bisognerebbe dire ancora — il testo intenso della preghiera eucaristica I della Riconciliazione (seguita con attenzione grazie al testo riportato sul libretto) e la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo a tutta all’assemblea (per la prima volta, come è invece tradizione nelle Stazioni quaresimali), hanno “arricchito” questo momento, concluso con la benedizione solenne, impartita insieme dal Vescovo e dall’Ausiliare, che proprio il 17 febbraio ha “compiuto” il 4° anno dalla elezione episcopale da parte di Benedetto XVI.