La liturgia ci presenta due prospettive diverse dell’avvento: commento alle letture del 2 Dicembre di don Fabrizio Crotti

La liturgia ci presenta due prospettive diverse dell’avvento.
L’annuncio del germoglio di giustizia che si apre all’avvento
come preparazione alla futura celebrazione della memoria
natalizia di Gesù (Ger).
Le esortazioni (testo paolino e vangelo) in vista della venuta
finale del Figlio dell’uomo, sottolineano l’avvento come tempo
particolarmente caratterizzato dalla consapevolezza che siamo
in attesa del ritorno del Signore.
È possibile comunque una lettura unificata dei tre testi mettendo
in sequenza la giustizia esercitata dal “germoglio di giustizia”
che comporta un cambiamento di situazione; la crescita
dell’irreprensibilità nella santità nel tempo che sta tra l’annuncio
del vangelo ricevuto e la venuta del Signore nostro (2 lett.),
e la liberazione portata dal Figlio dell’uomo (Lc).
È possibile anche accostare la preoccupazione di Gesù e quella
di Paolo circa quanto riguarda “i vostri cuori”; l’attenzione
sarà allora puntata all’interiorità personale nell’impegno “a non
appesantirsi” facendo della preghiera e della vigilanza i punti
di forza e di resistenza.

don Fabrizio Crotti