La festa della Natività di Maria ha visto la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla iniziare il nuovo anno pastorale con il pontificale presieduto dal vescovo Massimo Camisasca

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Da Avvenire del 9 settembre 2014-

La festa della Natività di Maria ha visto la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla iniziare il nuovo anno pastorale con il pontificale presieduto dal vescovo Massimo Camisasca nella Basilica cittadina della Beata Vergine della Ghiara.

Il presule ha annunciato la prima lettera pastorale del suo episcopato, che raccoglierà il frutto dei suoi incontri con i cento diaconi permanenti diocesani e sarà pubblicata il prossimo 4 ottobre.

Ha inoltre indicato ai fedeli le lettere di san Paolo ai Colossesi e agli Efesini come testi di studio, meditazione e riflessione per il nuovo anno: “Sono testi fondamentali, che ci portano al cuore del cristianesimo, al nostro radicamento in Cristo. Il primo scopo – ha detto Camisasca – è riscoprire e riapprofondire la nostra unità con Cristo, l’unità con i nostri fratelli che lui rende partecipi del suo Corpo e l’unità con tutti gli uomini che misteriosamente, nella sua croce e nella sua resurrezione, camminano verso un movimento di ricomposizione dell’universo nella persona di Gesù”. La seconda parte di questi testi biblici mostra l’uomo nuovo nella vita quotidiana e nei suoi rapporti di tutti i giorni. “Saremo così condotti – ha aggiunto il pastore – a rileggere la nostra vita familiare e sociale”, raccomandando la preghiera di ciascuno per l’esito del Sinodo straordinario sulla famiglia e ricordando pure l’anno della vita consacrata indetto dal Papa.

Monsignor Camisasca – che si è detto arricchito dai numerosi incontri avuti con singoli sacerdoti, diaconi e laici, nonché confortato dalla “fede viva” del popolo affidatogli – ha inteso porre sotto lo sguardo della Beata Vergine il cammino compiuto nei due anni trascorsi alla guida della Chiesa emiliana. Significativamente ha voluto al suo fianco, durante la celebrazione eucaristica, i parroci che nel giugno scorso hanno cambiato destinazione, accettando le proposte formulate dal vescovo e dal consiglio episcopale: sono più di trenta i sacerdoti diocesani interessati dalle nuove nomine. L’accento è stato messo sulla collegialità del governo pastorale: “Per me è essenziale – ha affermato il presule – vivere il mio ministero episcopale assieme ad altri fratelli, condividendo con loro ogni decisione importante, maturare con loro una vera comunione”.

Ma non sono mancate parole di incoraggiamento rivolte alle unità pastorali coinvolte dalle riorganizzazioni, secondo la rilettura della presenza della Chiesa sul territorio diocesano avviata con il nuovo consiglio presbiterale: “Ho visto da vicino – ha commentato il vescovo – quanto le comunità sono legate ai loro preti. Penso, nello stesso tempo, che la fede ci aiuta a mantenere vivo tutto il bene ricevuto, la gratitudine verso chi lo ha generato e, nello stesso tempo, l’apertura verso ciò che di nuovo Dio vuole compiere nella nostra vita”.

Alla presentazione dei doni sono state consegnate al vescovo le offerte raccolte nelle domeniche precedenti, dietro sua sollecitazione, per la solidarietà ai cristiani dell’Iraq, messi a durissima prova dal terrorismo dell’Isis: verranno trasmesse tramite la Caritas al Patriarca dei Caldei Luis Sako.

Edoardo Tincani  

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