La dipendenza digitale non inizia da bambini

Avvenire

Chi da bambino passa molto tempo davanti agli schermi di smartphone e tablet, non corre il rischio, una volta cresciuto, di sviluppare una dipendenza dalla tecnologia. E questa è la buona notizia: quella cattiva è che le restrizioni sull’uso dei dispositivi tecnologici imposte dai genitori ai figli non hanno effetti a lungo temine.Vengono presto dimenticate e non influenzano i comportamenti in età adulta. Lo spiegano i ricercatori dell’Università di Boulder, in Colorado (uno degli Stati americani), che hanno analizzato il comportamento di 1.200 ragazzi, studiandone l’evoluzione tra l’adolescenza e e i 30 anni. Un contatto precoce con il digitale non ha necessariamente effetti negativi: ne sono sempre più consapevoli i genitori stessi – spiegano i ricercatori americani – che guardano alla tecnologia molto più favorevolmente, specie quelli più giovani, che ne sono essi stessi grandi utilizzatori. E ritengono che la digitalizzazione sia un mezzo per garantire ai più giovani opportunità di studio, divertimento e socialità.

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