La convivenza difficile ma possibile

La situazione nel quartiere milanese di via Padova sifatta difficile dopo che un panettiere egiziano di 19 anni­stato ucciso, per motivi inconsistenti, da tre immigrati sudamericani: la lite sarebbe scoppiata perchuno dei ragazzi aveva sporcato le scarpe bianche e nuove di un altro giovane. Gli amici e i conoscenti del panettiere hanno reagito violentemente, protestando contro la polizia, distruggendo le vetrine dei negozi e addirittura ribaltando alcune automobili.
  Alla fine dieci immigrati egiziani sono stati arrestati per avere preso parte ai disordini. Il parapiglia perha rivelato un disagio che molti ignoravano. Sisempre pensato che le maggiori difficoltnelle periferie riguardassero i rapporti tra italiani e immigrati, con via Padova siscoperto che stranieri provenienti da Paesi diversi non sempre vanno d’accordo tra loro.proprio il caso dei sudamericani, che per la loro lingua d’origine (lo spagnolo) sono detti ispanici, e i maghrebini, cioquanti provengono dalla vasta area del Maghreb – che in arabo vuol dire tramonto – dentro cui ricadono il territorio del Sahara occidentale e gli stati del Marocco, Algeria e Tunisia.Scusateci, lo dico a nome di tutti noi.stato un gesto isolato di violenza. Noi non siamo cos. Siamo tutti amici, ha assicurato Assan Badavui, dell’Associazione immigrati egiziani.Vogliamo un dialogo con le istituzioni.
  Vogliamo spazi e luoghi dove ci possiamo trovare tutti insieme per dialogare e lavorare a iniziative di integrazione,stata la richiesta di Moustapha Sanneh, presidente dell’Associazione nazionale imprenditori stranieri. Lungo via Padova la maggior parte delle attivitcommerciali­di proprietdi extracomunitari: dalle macellerie, ai minimarket, ai negozi di telefonini e videogiochi. La strada odora di kebab (la profumata carne speziata, arrostita allo spiedo secondo una ricetta turca), e qui si incontrano molti italiani.
  Tanti dicono di aver paura quando si fa sera, perchil quartiere si popola di volti sconosciuti. Molti al contrario prendono le difese degli immigrati. Un anziano negoziante accusa proprio gli italiani che affittano le case agli extracomunitari:­Fanno pagare tremila euro al mese per un bilocale dove vivono dieci persone. Lo fanno per guadagnare soldi, ma gli esseri umani non possono vivere cos. Altri residenti milanesi dicono che la colpa del disagio degli immigratianche dei datori di lavoro, che li costringono a guadagnare meno di 30 euro al giorno, trattandoli da schiavi.
  Una situazione di sfruttamento e povertche fa aumentare la delusione di quanti speravano di trovare in Italia il benesser e invece hanno trovato nuovi disagi. (avvenire – popotus)