La classifica. Ecco i migliori posti dove lavorare in Italia

Eletti da oltre 94mila dipendenti. Le 60 aziende sono state suddivise in quattro categorie in base al numero di collaboratori
La classifica dei migliori posti di lavoro in Italia

La classifica dei migliori posti di lavoro in Italia – Great Place to Work Italia

Sono 60. Sono state elette dai propri collaboratori. Per arrivare alla stesura della classifica dei migliori posti di lavoro sono state analizzate per un anno 210 aziende, ascoltate 94mila persone e raccolti 70mila commenti: questi sono solo alcuni dei numeri che contraddistinguono l’operato di Great Place to Work Italia, che lancia per il 21esimo anno consecutivo la classifica delle imprese nominate Best Workplaces Italia 2022, consultabile sul sito Greatplacetowork.it. A tal proposito emerge l’incremento del Trust Index, valore relazionato alla fiducia dei singoli collaboratori, che sale dell’1% rispetto a un anno fa. Restando sempre in ottica Trust, le aziende italiane si pongono al di sopra della media europea (85%), dietro solo GermaniaOlandaFinlandia e Danimarca. E ancora, le imprese intervistate, comprese quelle non entrate in classifica, hanno comunque registrato una media di Trust Index intorno al 70% con un salto del +2,5% rispetto al 2021. La parola crescita non riguarda solo la fiducia, ma anche il fatturatonegli ultimi dieci anni, infatti, si registra un incremento annuo pari quasi al 13% per le organizzazioni che sono entrate nella classifica dei Best Workplaces. Entrando ancora più nel dettaglio, la classifica è stato suddivisa e organizzata in quattro categorie differenti sulla base del numero di collaboratori: imprese con oltre 500 collaboratori, con un numero di dipendenti compreso tra 150 e 499, tra 50 e 149 e tra 10 e 49.

«La classifica è il risultato di un lungo percorso fatto di ricerca e analisi – spiega Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia –. Confrontando i risultati ottenuti con quanto raccolto un anno fa, emergono numerosi scenari positivi: i singoli collaboratori registrano meno casi di favoritismo e più situazioni in cui emerge un trattamento imparziale a prescindere dall’età. Inoltre, cresce il numero di responsabili che coinvolgono il proprio team sulle scelte che influiscono poi dal punto vista organizzativo. I settori traino, invece, sono quelli dell’information technology, del manufacturing, dei servizi professionalifinanziari e della farmaceutica. D’altra parte, scarseggiano alcuni settori chiave dell’economia italiana come fashionretail e food. Per noi professionisti dell’employer branding, il benessere organizzativo è fondamentale perché è la base fondante di un clima aziendale sano e, soprattutto, produttivo per tutti i collaboratori presenti all’interno dei singoli workplace».

La classifica legata alla categoria con oltre 500 collaboratori vede al primo posto Micron Semiconductor Italia, multinazionale del settore informatico. Seguono American Express Italia, servizi bancari, e in terza posizione Abb Vie Italia, realtà dell’asset biofarmaceutico. Il podio della categoria con un numero di collaboratori compreso tra 150 e 499 è composto interamente da imprese del settore informatico: il gradino più alto è occupato, per il settimo anno consecutivo, da Cisco Systems Italy. Seguono Bending Spoons Salesforce, la quale conferma la terza posizione di un anno fa. Tra le imprese costituite da un numero di persone compreso tra 50 e 149, mantiene il primo posto Biogen Italia, (biotecnologie e prodotti farmaceutici), seguita da Sidea Group (information technology e consulenza IT) e da Insight Technology Solutions (servizi ed assistenza per computer). Infine, tra le aziende con un numero di collaboratori compreso tra dieci e 49 si registra la prima posizione guadagnata da Fluentify, realtà specializzata nell’ambito istruzione e formazione, il secondo posto di Nebulab (settore informatico e consulenza It) e la medaglia di bronzo ottenuta da Storeis, società di consulenza ecommerce e retail.

Avvenire