La Chiesa di Reggio Emilia condanna il turpiloquio di Vittorio Sgarbi

Gazzetta di Reggio

Comunicato ufficiale della diocesi, tre giorni dopo il comizio del critico d’arte, intervenuto davanti al Duomo e al municipio, in piazza Prampolini, per la chiusura della campagna elettorale di Roberto Salati, il candidato del centrodestra sconfitto al ballottaggio dal sindaco uscente Luca Vecchi.

REGGIO EMILIA. Hanno reagito dopo tre giorni, per evitare di intervenire alla vigilia del ballottaggio, in giornate di “silenzio elettorale”, ma _ davanti alle parole pronunciate dall’onorevole Vittorio Sgarbi in piazza Prampolini, proprio davanti al Duomo di Reggio Emilia e al municipio della città che ha dato i natali al Tricolore _ la diocesi di Reggio Emilia e Guastalla non poteva tacere ulteriormente.

Così, in un breve ma deciso comunicato ufficiale, all’indomani della tornata elettorale il vescovo Massimo Camisasca e la Chiesa reggiana condannano i modi e i contenuti delle dichiarazioni pronunciate da Sgarbi.

“La Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla _ si legge nel comunicato giunto in redazione pochi minuti dopo le 18 _ condanna modi e contenuti delle dichiarazioni pronunciate dall’onorevole Vittorio Sgarbi il 7 giugno scorso a Reggio Emilia, in occasione della chiusura della campagna elettorale. La Chiesa diocesana invita tutti al rispetto delle persone e all’utilizzo di un linguaggio appropriato nella manifestazione pubblica del proprio pensiero, a prescindere dalle idee che vengono espresse. Ciò è essenziale ai fini di un’autentica convivenza civile. Rispetto e decoro devono essere priorità di tutti coloro che hanno a cuore l’educazione dei giovani, così come di tutti coloro che prendono parte al dibattito politico.

Le accuse rivolte al Santo Padre sono inaccettabili e non meritano di essere commentate.

La Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, unita attorno al Vescovo Massimo Camisasca, esprime solidarietà al Vescovo Emerito Adriano Caprioli per le offese ricevute”.