Italianway. Progetto per far nascere 300 imprese in cinque anni

da Avvenire

Progetto per far nascere 300 imprese in cinque anni

Non è un franchising immobiliare, ma un network di imprenditori del turismo capace di replicare nei territori di appartenenza il modello strutturato, on line, e scalabile che ha portato Italianway a diventare, in quattro anni di vita, la prima società di property management sulla piazza di Milano, grazie ad un driver tecnologico che nessuno nel settore può vantare (la start up ha investito due milioni di euro per sviluppare internamente Kalisi, il primo software integrato che copre l’intero processo del vacation rental).

Si chiama Wonder Italy (https://info.italianway.house/diventa-partner/) ed è un’operazione capace di innescare, nel giro di cinque anni, un giro d’affari da 200milioni di euro restituendo valore a circa 20mila seconde case inutilizzate degli italiani e dando vita a 300 nuove imprese del turismo capaci di generare ricadute importanti sul territorio in cui operano, anche in termini di occupazione: 5mila è il numero delle persone che Italianway occuperà (tra assunzioni dirette ed indotto) entro il 2023.

«L’Istat ci dice che l’Italia può contare su un patrimonio di oltre cinque milioni di seconde case non utilizzate e con il nostro progetto – spiega l’ad di Italianway Marco Celani – selezioniamo e formiamo chi voglia fare impresa a casa propria nel settore del turismo extra alberghiero che, se veicolato dal digitale come avviene per la nostra azienda, è destinato a crescere del 10% l’anno. Con l’Academy di Italianway (per candidarsi scrivere adacademy@italianway.house), selezioniamo imprenditori di altri settori o giovani brillanti magari reduci da un’esperienza all’estero, che abbiano voglia di mettersi in gioco nel settore dell’ospitalità diffusa: servono soft skill, a livello commerciale e organizzativo, competenze specifiche come almeno due lingue e fermezza nell’approcciare il business con tutti i crismi della legalità. Al resto pensiamo noi».

Il progetto, varato a livello nazionale, ha mire ambiziose e punta a rivoluzionare il mercato del settore turismo-hospitality «attraendo – sottolinea il founder e responsabile commerciale Davide Scarantino – cinque milioni di turisti in oltre 200 tra le più belle e sconosciute destinazioni turistiche italiane nel giro di cinque anni, e mettendo in campo 300 nuovi property manager capaci di valorizzare al meglio quasi 20mila seconde case: il progetto è costruito su elementi di forza tipici del nostro Paese, tra cui la vocazione all’ospitalità, la presenza di infinite destinazioni ancora da scoprire a livello turistico e sull’eccellenza della tradizione manufatturiera italiana che ci consente una marcia in più nella scelta degli arredi».

«Agli imprenditori che entrano nel progetto – conclude Celani – consegniamo di fatto il nostro modello di business vincente, con tutte le sue derivazioni pratiche, che ci ha permesso di chiudere il 2018 con un volume d’affari pari a 11 milioni di euro, come nessuno nel nostro settore. Chi sposa Wonder Italy potrà contare sul primo e unico software integrato, e sviluppato internamente, capace di gestire tutti i processi del vacation rental: dalla pubblicazione on-line multi canale dell’appartamento, alle gestione degli incassi, prenotazioni, check-in/check-out, fatturazione elettronica, cedolare secca, imposta di soggiorno, report, pulizie e manutenzioni degli appartamenti».

L’accesso al progetto prevede un percorso di formazione attraverso il Master in Property Management dell’Academy Italianway che affronta tutte le tematiche, dall’approccio commerciale per l’acquisizione del proprietario, fino alla fatturazione del soggiorno all’ospite.