Italia caput mundi. Campioni di tutto, una magica estate azzurra da padroni dello sport

Tutto ebbe inizio sabato 3 luglio 2021. Le azzurre del softball piegarono 9-5 l’Olanda, confermandosi sul trono continentale: si trattava del principio di quella che sarebbe diventata la più entusiasmante e memorabile estate dello sport italiano. Il giorno dopo si materializzò una nuova impresa: a Belgrado la Nazionale di basket sconfisse i padroni di casa della Serbia, sulla carta inarrivabili, qualificandosi per le Olimpiadi dopo 17 anni di attesa. Era il primo fine settimana di luglio e spirava un vento azzurro foriero di estasi inimmaginabili.
11 luglio 2021, una data scolpita per sempre nella storia, che non potremo mai dimenticare. Un italiano in finale a Wimbledon, Matteo Berrettini, e la Nazionale di calcio nell’atto conclusivo degli Europei. Quel giorno, sulla scena planetaria, c’era solo l’Italia, unico ed indiscusso ombelico del mondo. Lo snervante ritornello del ‘Football’s coming home’ trasformato in ‘coming Rome’. Gli eroi di Wembley che fecero piangere una nazione intera, guidati dal deus ex machina Roberto Mancini. Una apoteosi che ha fatto scoppiare di gioia un popolo intero. “Chi mi ferma per la strada, mi dice semplicemente grazie”, ha spiegato il ct in conferenza stampa. Ci accodiamo ai ringraziamenti.
Archiviate le notti magiche inglesi, ignoravamo che il meglio doveva ancora venire…Le Olimpiadi di Tokyo sono un ricordo che custodiremo gelosamente tra i nostri ricordi più dolci. 40 medaglie, record assoluto per l’Italia: 10 ori, 10 argenti, 20 bronzi, decimo posto nel medagliere, ma settimo per numero di podi complessivi. E anche qui una data indelebile: domenica 1° agosto 2021. La prima settimana dei Giochi, diciamoci la verità, non era stata scintillante, condizionata in particolar modo dalle controprestazioni di scherma e tiro, le due miniere storiche per il Bel Paese. Vigeva il rischio, concreto, di una posizione nel medagliere tutt’altro che lusinghiera. Sino all’arrivo dei profeti che hanno cambiato per sempre lo sport italiano: Gianmarco Tamberi e Marcel Jacobs. Quel giorno l’Italia poté affermare con orgoglio di avere l’uomo più veloce del mondo e quello che salta più in alto. Un italiano che vince i 100 metri nell’atletica, la gara più prestigiosa delle Olimpiadi: non avremmo osato sperarlo neppure nel più beato dei sogni…Si tratta dell’impresa più grande della storia del nostro sport. Quel 1° agosto 2021, ad ogni modo, comprendemmo che davvero più nulla era impossibile. Quelle meravigliose imprese si trasformarono in un volano irresistibile anche per gli altri azzurri, che nei giorni seguenti collezionarono ori in serie, con l’atletica capace di arrivare addirittura a quota 5 titoli complessivi: solo gli Stati Uniti fecero meglio…Archiviati gli inebrianti fuochi d’artificio dei Giochi, abbiamo poi celebrato la straordinaria affermazione di Camila Giorgi nel prestigioso WTA di Montreal, torneo che assegna 1000 punti in classifica, dunque secondo solo ai quattro Slam nell’ordine gerarchico: non poteva mancare anche il tennis nei festeggiamenti, uno degli sport in assoluto più in crescita nel panorama italiano.
Nemmeno due settimane dopo le Olimpiadi, ci siamo poi esaltati con gli incommensurabili azzurri delle Paralimpiadi. Anche in questo caso un’edizione memorabile: 14 ori, 69 medaglie e top10 nel medagliere. Numeri da brividi, se pensiamo che l’Italia fece meglio solo nella pionieristica prima edizione di Roma 1960, quando vinse il medagliere con 29 ori e ben 80 podi totali. La sensazione è che a Parigi 2024 si possa fare ancora meglio…Come scoprirete su OA Sport, l’Italia è al decimo posto anche nel medagliere complessivo che somma gli allori di Olimpiadi e Paralimpiadi, mettendosi alle spalle, tra le altre, Germania e Francia. Siamo una super potenza dello sport mondiale, c’è poco da aggiungere.
Ed eccoci a sabato 4 settembre. Esattamente 2 mesi dopo il Preolimpico di basket, da Belgrado a Belgrado, un cerchio che si chiude. Questa volta è toccato alla Nazionale di volley femminile tornare sul trono continentale a distanza di 12 anni, spazzando via in un colpo solo l’amarezza per la prematura eliminazione ai Giochi. Anche in questo caso, come già accaduto ai ragazzi del ct Sacchetti ed agli eroi di Wembley, il trionfo è maturato in trasferta: non è un caso, perché l’Italia sa storicamente esaltarsi proprio nelle situazioni più complesse, quando tutto sembra remargli contro. Per Paola Egonu e compagne la vittoria degli Europei non rappresenta un mero contentino post-olimpico, bensì il primo tassello per aprire un ciclo e che dovrà portare a sfatare il grande tabù della nostra pallavolo a Parigi 2024.
Le giornate iniziano ad accorciarsi, la frescura della sera annuncia i primi barlumi dell’autunno. Eppure l’eco delle gesta azzurre di un’estate ammaliante non accenna a placarsi. Ci sentiamo i padroni dello sport, figli orgogliosi dell’Italia caput mundi. E chissà che la coda di questa magica estate non possa regalarci ancora qualche sorpresa…
Foto: Lapresse