REGGIO EMILIA (19 GIUGNO 2014) – È sconvolgente il livello di penetrazione delle mafie nell’economia legale.
I controlli antimafia condotti in particolare sulle imprese impegnate nella ricostruzione post-sisma hanno portato a 55 provvedimenti di interdizione e diniego per altrettante aziende, che sono così state escluse dalle cosiddette ‘white list’.
Il dato è emerso dalla Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza in Prefettura a Bologna. Il fenomeno ‘ndranghetista è quello più radicato: in oltre metà delle imprese ‘rifiutate’ è emersa contiguità con la malavita calabrese.
Fra questo, e purtroppo non è una novità, quelle con base nel reggiano sono in numero elevato.
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