Iniziativa. “Il viaggio di Momo”: una favola digitale in regalo per tutte le mamme

"Il viaggio di Momo": una favola digitale in regalo per tutte le mamme

Scritta da Niccolò Fabi e da suo figlio Kim, la favola è regalata da Medici con l’Africa Cuamm per sensibilizzare sul tema dei vaccini. Ecco come scaricarla

Momo ha 10 anni, ama spostarti in bicicletta e quando il dottore dalla pelle bianca gli affida il compito di portare il più velocemente possibile un pacco prezioso in un villaggio isolato dall’alluvione non se lo fa ripetere due volte… Inforca la sua bici e inizia a pedalare, guardandosi alle spalle per distanziare gli animali, riparandosi dalla pioggia sotto un albero frondoso e incontrando molti amici lungo il tragitto. Finché arriva a destinazione e il pacco passa nelle mani di un infermiere del villaggio: è il vaccino, che può proteggere le persone dal virus più pericoloso.

“Il viaggio di Momo” è una favola dolce e delicata, illustrata con maestria e tratti che restituiscono i colori affascinanti dell’Africa. E ha la caratteristica di essere una favola digitale, cioè che si può scaricare gratuitamente con la sola registrazione, dal sito di Medici con l’Africa – Cuamm, l’associazione padovana che da oltre 70 anni porta sanità e vicinanza ai popoli più remoti del Continente. E’ il regalo che il Cuamm fa per la Festa della mamma; la favola è scritta da Niccolò Fabi e da suo figlio Kim, e illustrata da Shrin Amini e si può scaricare qui.

Sullo sfondo, l’impegno quotidiano degli operatori del Cuamm nella campagna vaccinale contro il Covid19: “Un vaccino per noi”. L’obiettivo è quello di vaccinare il maggior numero di persone possibili, in tutti gli 8 paesi di intervento dell’Africa a sud del Sahara, così da frenare la diffusione del virus e lo sviluppo di nuove pericolose varianti.

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Oggi è impegnata in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con circa 3.000 operatori sia europei che africani; appoggia 23 ospedali, 64 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi).

Avvenire